Nel 2023 il traffico di rotta, espresso in unità di servizio, è cresciuto dell’11% rispetto al 2022. Si evidenziano le buone performance sia del traffico internazionale (voli con partenza o arrivo in uno scalo sul territorio italiano) che ha registrato un aumento del 17,4% che del traffico di sorvolo (voli che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) con una crescita del 12,3%. Il traffico nazionale (voli con partenza e arrivo sul territorio italiano) ha mostrato, invece, un lieve calo pari al 2,4%.
Il traffico di terminale, espresso in unità di servizio, ha registrato un aumento del
10,9% rispetto al 2022, generalizzato su tutto il territorio italiano. La charging zone 1,
riferita interamente allo scalo di Roma Fiumicino, vede un aumento del 29,6%. La charging zone 2, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, nel 2023, registra un incremento del 10,1% delle unità di servizio. La charging zone 3, che comprende tutti gli altri aeroporti nazionali, ha fatto infine registrare un aumento del 4,6% delle unità di servizio.
I ricavi totali consolidati si attestano a 1 miliardo, in aumento del 5,9% rispetto al 2022.
I ricavi da attività operativa si attestano a 990,9 milioni, in crescita del 7,6% rispetto al 2022 per effetto del maggior traffico aereo gestito e delle commesse sul mercato estero.
I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 43,1 milioni, in aumento del
7,9% rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto principalmente alle attività svolte per la Qatar
Civil Aviation Authority, per l’aviazione civile dell’Arabia Saudita e per la fornitura di
sistemi tecnologici all’aviazione di Taiwan e dell’India.
La componente di balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide
negativamente per 28,1 milioni, principalmente per il recupero della prima quota dei
balance iscritti nel combined period 2020–2021, effetto negativo parzialmente calmierato dal balance d’inflazione che riflette l’incremento di tale componente rispetto alla previsione del Piano di Performance.
L’EBITDA si attesta a 300,1 milioni, di poco inferiore al valore record registrato a
fine 2019 ed in crescita del 10,2% rispetto al 2022. L’EBITDA margin nel 2023 è pari al
30%.
L’EBIT ammonta a 172,7 milioni, in aumento del 16,4% rispetto al 2022. L’EBIT margin nel 2023 è pari al 17,3%.
L’utile netto consolidato è di 112,7 milioni e mostra un aumento del 7,9% rispetto al 2022.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 presenta un saldo di 322,3 milioni in miglioramento di 85,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2022.
Il Cda ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, prevista il 10 maggio 2024, di distribuire un dividendo relativo al 2023 pari a 124,5 milioni corrispondenti a 0,23 euro per azione, che verrà posto in pagamento il 29 maggio 2024 con data stacco cedola il 27 maggio e record date il 28 maggio.
Nel corso del 2024 la Società prevede di mantenere continuità nelle azioni gestionali fino ad ora adottate. Dopo la solida ripresa del traffico aereo registrata nel 2022 e 2023, si attende una ulteriore tendenza di crescita del traffico anche per il 2024.
Le stime per il 2024 prevedono un livello di traffico, allineato alle ultime proiezioni di Eurocontrol per l’Italia, pari a 11,3 milioni di unità di servizio di rotta nel 2024, con un incremento del +6,7% rispetto al 2023. Rispetto al 2023, i ricavi totali sono attesi in crescita percentuale mid-single digit, con una crescita percentuale double-digit dei ricavi da mercato non regolamentato. Inoltre, è atteso un EBITDA in crescita percentuale mid-single digit sempre rispetto al 2023. Gli investimenti nel 2024 sono attesi a circa 120 milioni.
Nel corso del 2024, sulla base delle tempistiche del Regolamento comunitario di settore, saranno sviluppati i Piani di Performance per il nuovo periodo regolatorio di riferimento 2025–2029 (cosiddetto RP4). In particolare, entro giugno 2024 il regolatore comunitario emetterà ufficialmente la Decisione sui target da raggiungere nel 4° periodo di riferimento, a valle della quale i service providers comunitari insieme alle autorità nazionali di settore redigeranno i propri Piani di performance in linea con gli obiettivi dati. Tali piani dovranno essere inviati entro ottobre alla Commissione Europea per le previste verifiche ed analisi. L’approvazione finale dei piani e la chiusura dell’intero processo è prevista per dicembre 2024.