Il Gruppo Enel ha chiuso il 2023 con ricavi in calo su base annua del 32% a 95.565 milioni. La variazione è da ricondurre principalmente ai minori prezzi medi di vendita in un contesto caratterizzato da una progressiva normalizzazione del settore energetico rispetto al 2022, nonché al differente perimetro di consolidamento.
EBITDA ordinario e utile netto ordinario del Gruppo si sono attestati su valori in linea con la guidance, rivista al rialzo a novembre 2023.
In particolare, l’EBITDA ordinario sale del 11,6% a 21.969 milioni, principalmente per effetto dell’incremento del risultato derivante dalla gestione operativa dei business integrati (come combinazione dei business di Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power e Mercati Finali) e del miglior risultato delle attività di distribuzione elettrica (Enel Grids) – al netto delle variazioni di perimetro e del provento derivante dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Gridspertise (520 milioni di euro) realizzato nel 2022 – riconducibile essenzialmente agli adeguamenti tariffari rilevati, principalmente, in America Latina.
La variazione complessiva del margine operativo lordo ordinario risente, infine, dei diversi proventi derivanti dalle operazioni di Stewardship perfezionate nei due esercizi a confronto. In particolare, gli effetti positivi connessi alle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in EGP Australia (103 milioni) e in EGP Hellas (422 milioni) perfezionate nel 2023 sono risultati inferiori ai proventi delle operazioni eseguite nel 2022 relativi alle cessioni di Ufinet (220 milioni) e delle società del comparto finanziario di Enel X a Mooney Group (67 milioni) oltre che alla già citata cessione parziale della partecipazione detenuta in Gridspertise (520 milioni).
Il periodo si è chiuso con un utile netto ordinario del Gruppo migliora del 20,7% a 6.508 milioni. L’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e la minore incidenza delle interessenze dei terzi sul risultato netto ordinario hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti, dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse (871 milioni), nonché il maggior onere fiscale da ricondurre al miglioramento dei risultati (589 milioni).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 cifra in 60.163 milioni, sostanzialmente stabile rispetto a 60.663 milioni di fine 2022 (-0,8%). I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, la cessione di talune partecipazioni ritenute non più strategiche, gli effetti derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui e la rilevazione dei contributi a sostegno degli investimenti hanno più che compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e il pagamento dei dividendi. Il rapporto Indebitamento finanziario netto/EBITDA ordinario è pari a circa 2,7x, in calo da 3,1x a fine 2022.
Gli investimenti si riducono del 11,4% a 12.714 milioni, essenzialmente per il differente perimetro di consolidamento rispetto al 2022 e la strategia di miglioramento del profilo rischio/rendimento degli investimenti, con una maggiore concentrazione di questi ultimi in Europa.
Gli investimenti si sono focalizzati in Enel Green Power, principalmente nelle tecnologie dell’eolico e del solare in Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti nonché in Enel Grids, prevalentemente in Italia, Spagna, Brasile, Colombia e Cile. Si registra, infine, nel Settore di Business dei Mercati Finali, la crescita degli investimenti in Enel X, principalmente in Italia e Brasile.
Il Cda proporrà all’Assemblea ordinaria degli azionisti, convocata per il prossimo 23 maggio 2024, un dividendo complessivo per l’intero esercizio 2023 pari a 0,43 euro per azione (di cui 0,215 euro già corrisposti quale acconto a gennaio 2024), in crescita del 7,5% rispetto al dividendo complessivo di 0,40 euro per azione riconosciuto per l’intero esercizio 2022.
Ricordiamo che a novembre 2023 il Gruppo ha presentato alla comunità finanziaria il nuovo Piano Strategico per il periodo 2024-2026 che prevede investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi. L’EBITDA ordinario di Gruppo è atteso aumentare dai 22,1-22,8 miliardi stimati per il 2024 a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi nel 2026. L’Utile netto ordinario di Gruppo dovrebbe raggiungere 6,6-6,8 miliardi del 2024 per aumentare fino a 7,1-7,3 miliardi a fine piano.
La politica dei dividendi prevede un DPS (dividendo per azione) fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull’Utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.