Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street prosegue sottotono dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib chiude flat a 34.344 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (+0,1%). Terminano in sostanziale rialzo l’Ibex35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%), mentre chiude sotto la parità il Cac 40 di Parigi (-0,3%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,5%, lo S&P500 e il Nasdaq lo 0,1%.
Resta l’attenzione sulle banche centrali mentre prevale l’aspettativa che la Federal Reserve sarà in grado di tagliare i tassi di interesse già a giugno. Focus in giornata sugli interventi di alcuni funzionari della banca centrale americana.
La presidente della Bce Christine Lagarde ha affermato, nel proprio intervento all’Eurosummit di Bruxelles, che le previsioni indicano che “il calo dell’inflazione nell’area euro continuerà grazie all’efficacia della politica monetaria”.
Secondo il numero uno della Bundesbank e membro della Bce, Joachim Nagel, l’inflazione della zona euro è destinata a tornare verso l’obiettivo del 2% entro il prossimo anno, pertanto un taglio ai tassi potrebbe avvenire già a giugno.
Dall’agenda macroeconomica, a marzo l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 87,8 punti, migliorando oltre le attese (86 punti) rispetto al mese precedente (85,7 punti, rivisto da 85,5). L’IFO Current Assessment è pari a 88,1 punti, al di sopra delle attese (86,8 punti) e del dato di febbraio (86,9 punti). Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 87,5 punti, in crescita rispetto al dato precedente (84,4 punti, rivisto da 84,1) e al di sopra del consensus (84,7 punti).
Nel Regno Unito, a febbraio, le vendite al dettaglio, incluso il carburante, hanno registrato una variazione nulla su base mensile, al di sopra delle attese (-0,4%), dopo il +3,6% di gennaio (rivisto da +3,4%). Su base annua, il dato segna un calo dello 0,4%, rispetto al -0,8% del consensus, dopo il +0,5% del mese precedente (rivisto da 0,7%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,08, il cambio dollaro/yen a 151,4. Tra le materie prime, il petrolio scende leggermente con il Brent (-0,4%) a 85,5 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 80,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guida Nexi (+2,5%), seguita da Italgas (+2,1%), Recordati (+1,9%) e Leonardo (+1,6%). Chiudono in coda Cucinelli (-3,0%), MPS (-2,8%), Saipem (-2,2%) e Stmicroelectronics (-1,4%).