Wall Street mette a segno un’altra giornata positiva e di record storici per la gran parte degli indici principali.
Lo S&P500 (+0,3%) mette a segno il ventesimo massimo da inizio anno, mentre il DowJones (+0,7%) si avvicina a meno di un punto percentuale dalla soglia storica dei 40.000 punti.
Più debole (+0,2%), ma sempre in verde, la performance del Nasdaq appesantito da Apple (-4,1%), mentre continuano a brillare i titoli della galassia dei semi conduttori: Nvidia (+1,1), Broadcom (+5,6), Micron (+14,1%), Super Micro Computer (+8,4%).
Russell 2000 in progresso del 1,1%.
Indice VIX in ribasso di un altro punto percentuale a quota 12,95 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti restano invariati sulla scadenza decennale governativa chiudendo al 4,27%.
Tra le materie prime, petrolio in calo ancora di un punto percentuale a quota 80,5 dollari al barile.
Giornata difficile invece per i metalli preziosi che lasciano sul terreno gran parte dei progressi successivi alla riunione della Federal Reserve. L’oro cede un punto percentuale scivolando al di sotto della barriera dei 2.200 dollari l’oncia, mentre l’argento arretra del tre per cento quanto guadagnato in precedenza e chiude anche al di sotto di quota $25.
Sul mercato valutario il dollaro recupera un’intera figura fino a 1,084 nei confronti della moneta unica.