Prevista partenza debole per le principali borse europee con gli investitori attenti all’agenda macroeconomica.
Chiusura contrastata venerdì a Wall Street con il Dow Jones che ha terminato a -0,8%, lo S&P500 a -0,1% e il Nasdaq a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -1,2%, Shanghai viaggia a -0,7% e Hong Kong a -0,3%.
Occhi questa settimana su una serie di importanti dati macroeconomici che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, un indicatore di inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve e che dovrebbe fornire nuovi segnali relativi ai prossimi tagli ai tassi di interesse da parte della banca centrale americana.
Focus nei prossimi giorni anche sull’inflazione di Australia, Francia, Italia e Spagna.
Intanto, in Asia, il principale funzionario valutario giapponese ha messo in guardia contro le mosse speculative nel mercato dei cambi mentre la banca centrale cinese ha fissato un tasso di riferimento giornaliero più forte del previsto.
Inoltre, il premier cinese Li Qiang ha minimizzato le preoccupazioni degli investitori riguardo alle sfide che l’economia si trova ad affrontare, affermando che Pechino sta intensificando il sostegno politico per stimolare la crescita e che sta affrontando i rischi sistemici.
Sul fronte macro, attesi nel pomeriggio dagli Usa il Chicago Fed National Activity Index di febbraio e l’attività manifatturiera Fed Dallas di marzo.