Wall Street consolida i guadagni delle sedute precedenti lasciando che solo il Nasdaq riesca ancora a salire di un minuscolo 0,15%, trascinato dalla solita Nvidia (+3,1%) la quale chiude al nuovo massimo storico e mette nel mirino quota $1.000.
In calo invece sia lo S&P500 (-0,1%) che il Dow Jones (-0,8%), quest’ultimo appesantito dalla performance negativa di Nike (-7,0%) che scivola su una trimestrale poco brillante.
Più pesante infine la discesa del Russell 2000 (-1,3%).
Tra i titoli ad elevata capitalizzazione sale FedEx del sette per cento in virtù dei risultati pubblicati.
Indice VIX in lieve progresso (+1%) a quota 13,10 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a scendere sule scadenze lunghe della curva dei tassi di interesse. Il decennale governativo (Tbond) arretra di sette punti base al 4,2%.
Giornata tiepida per la maggioranza delle materie prime con il petrolio in lieve calo poco al di sotto degli 81 dollari al barile.
Deludente anche l’esito dei metalli preziosi in calo per la seconda seduta consecutiva. L’oro cede lo 0,8% e l’argento lo 0,7%. Più pesanti le flessioni sia del platino (-1,5%) che del palladio (-2,6%).
Sul mercato valutario il dollaro prosegue la sua marcia di rafforzamento, sebbene con un’intensità minore, risalendo fino a 1,081 nei confronti della moneta unica.