Hera – EBITDA adj. +15,4% a 1,5 mld e investimenti operativi lordi +15% a 816 mln nel 2023

Nel 2023 i ricavi del Gruppo Hera si attestano a 14.897,3 milioni, in calo rispetto ai 20.082 milioni del 2022 (-25,8%).

Andamento principalmente dovuto alla normalizzazione dei prezzi delle commodities energetiche e dei volumi gas, delle minori attività di intermediazione e del clima mite registrato nella prima parte dell’anno.

Questa contrazione è stata in parte mitigata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie alle attività commerciali legate alla vendita di servizi e soluzioni a valore aggiunto per l’efficienza energetica e l’autoproduzione, alle gare Consip e all’aggiudicazione di 2 lotti del servizio di salvaguardia per il periodo 2023-2024 e del servizio a tutele graduali per la fornitura di energia elettrica alle microimprese a partire dal 1° aprile 2023. In crescita anche i ricavi del settore ambiente in particolare per le nuove operazioni nel mercato industria, a partire dalla partnership con la modenese ACR.

Il margine operativo lordo adjusted sale del 15,4% a 1.494,7 milioni. Andamento riconducibile al contributo complessivo delle aree energy per 169,4 milioni, in particolare grazie allo sviluppo commerciale, alle gare nei mercati di ultima istanza e alle opportunità derivanti dagli incentivi per i servizi energia, alle buone performance dell’area ambiente, in crescita di 15,4 milioni, al contributo del ciclo idrico per 9,5 milioni e degli altri servizi per 5,4 milioni.

Dinamica amplificatasi a livello di margine operativo netto adjusted che migliora del 18% a 741,0 milioni, in quanto gli ammortamenti e accantonamenti sono cresciuti in misura inferiore rispetto alla crescita del MOL.

Il tax rate del 2023 è pari al 26%, invariato rispetto al 2022, grazie alle agevolazioni straordinarie, ai crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas e ai benefici derivanti dall’affrancamento di alcuni maggiori valori originatisi a fronte di acquisizioni societarie.

Anche il risultato netto adjusted sale del 12% attestandosi a 417,0 milioni, rispetto ai 372,3 milioni dell’anno precedente. L’utile netto adjusted di pertinenza degli Azionisti si attesta a 375,2 milioni, in aumento del 16,5%.

Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono saliti del 15% a 815,8 milioni e sono stati indirizzati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si sono aggiunti gli adeguamenti normativi nella distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario.

L’indebitamento finanziario netto è sceso a 3.827,7 milioni rispetto ai 4.249,8 milioni di fine 2022, principalmente per le positive performance del capitale circolante netto determinate dalla progressiva riduzione del prezzo delle commodity energetiche rispetto ai valori di fine 2022, dall’aumento dei crediti fiscali della controllata Hera Servizi Energia, dalla diminuzione della posizione Iva e dal minor valore degli stoccaggi gas, sia in termini di prezzi che di volumi.

La struttura patrimoniale e finanziaria mostra pertanto un significativo miglioramento, con un rapporto tra debito netto e MOL adjusted in calo a 2,56x, rispetto al 3,28x al 31 dicembre 2022.

A riconferma dell’impegno della multiutility per la sostenibilità e la creazione di valore nei territori serviti, nel 2023 il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business in grado di rispondere anche agli obiettivi dell’Agenda Globale, è salito a 776,0 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto ai 670,3 milioni del 2022, e corrisponde al 52% del MOL complessivo.

In linea con il Piano industriale al 2027, presentato lo scorso gennaio, e in considerazione dei significativi risultati raggiunti, il Cda ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del 30 aprile la distribuzione di un dividendo di 14 centesimi per azione, in rialzo di 1,5 centesimi rispetto all’ultimo dividendo pagato (+12%). Lo stacco della cedola avverrà il 24 giugno 2024, con pagamento a partire dal 26 giugno.