Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in flessione ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%, in evidenza invece Hong Kong (+1,3%). Poco mosso anche il Giappone con Nikkei flat e Topix a +0,1%.
Oltreoceano, S&P500 e Nasdaq hanno terminato a -0,3% e Dow Jones a -0,4%.
L’attenzione degli operatori è rivolta a una serie di importanti dati macroeconomici che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, un indicatore di inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve e che dovrebbe fornire nuovi segnali relativi ai prossimi tagli ai tassi di interesse da parte della banca centrale americana. Il presidente della Fed Jerome Powell dovrebbe parlare venerdì stesso.
Sempre in tema di banche centrali, la banca centrale cinese ha rafforzato il suo sostegno alla valuta, mentre in Giappone il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki ha detto che il governo prenderà misure adeguate contro movimenti eccessivi della valuta, senza escludere alcuna misura.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 151,3. Tra le materie prime, petrolio in leggera flessione con il Brent (-0,2%) a 85,9 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 81,8 dollari, con l’OPEC+ pronta ad affermare la sua politica di tagli alla produzione in un contesto di tensioni in Medio Oriente e Russia.