Le borse europee proseguono perlopiù in moderato rialzo in linea all’andamento di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.740 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,7%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%) mentre il Ftse 100 di Londra scambia flat. Oltreoceano, il Nasdaq, lo S&P500 e il Dow Jones sono in rialzo dello 0,3%.
In attesa del discorso, a Dublino, di stasera, alle ore 20, del capo economista della Bce Philip Lane, gli investitori continuano a interrogarsi su quando le banche centrali inizieranno ad allentare la politica monetaria.
Nuovi spunti dovrebbero arrivare con i driver di questa settimana, in particolare venerdì con la pubblicazione del deflatore PCE, un indicatore di inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve, e con le parole del presidente Powell.
Dal lato macroeconomico, a marzo l’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi si è attestato a 104,7 punti, al di sotto del consensus (107 punti) e dei 104,8 punti del dato di febbraio (rivisto da 106,7 punti).
Nello stesso mese, l’indice manifatturiero della regione di Richmond si è attestato a -11 punti, dopo i -5 punti stimati fagli analisti e della rilevazione di febbraio.
A febbraio il preliminare sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti ha registrato una variazione positiva dell’1,4% su base mensile, al di sopra rispetto al +1% previsto dagli analisti e in netta controtendenza rispetto al -6,9% di gennaio (rivisto da -6,2%). Al netto del settore dei trasporti, il dato ha evidenziato un +0,5%, rispetto al +0,4% del consensus e al -0,3% del mese precedente (rivisto da -0,4%).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,084 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 151,4. Tra le materie prime, il petrolio torna a flettere con il Brent (-0,3%) a 85,8 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 81,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende di circa due bp a 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,65%.
Tornando a Piazza Affari, Saipem resta in vetta (+4,8%) ancora in scia al recente aumento di target price da parte di Berenberg, seguita da Amplifon (+3,4%) dopo che Banca Akros ne ha confermato il rating accumulate e il tp di 35,5 euro, e Banca Popolare Sondrio (+2,9%), mentre resta in coda Stellantis (-1,9%), con le vendite anche su Hera (-1,3%) dopo i conti, e Recordati (-1,1%).