Prevista partenza incerta per le principali borse europee con lo sguardo che resta focalizzato sugli appuntamenti chiave della settimana.
Chiusura ieri debole a Wall Street con il Dow Jones che ha terminato a -0,4%, lo S&P500, e il Nasdaq a -0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo segna +0,1%, Shanghai viaggia a +0,2% e Hong Kong a +0,9%.
Gli investitori restano in attesa della serie di driver di questa settimana che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, un indicatore di inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve, e un discorso del presidente Powell. Oggi il capo economista della Bce Philip Lane interviene a Dublino.
In Asia, il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki ha dichiarato che il governo adotterà interventi adeguati contro movimenti eccessivi della valuta, senza escludere alcuna misura.
La banca centrale cinese ha confermato il suo sostegno allo yuan, portando il tasso di riferimento giornaliero ai massimi da gennaio.
Dall’agenda macroeconomica, lo sguardo si sposta oltreoceano su Ordini beni durevoli preliminare di febbraio, Indice manifatturiero Fed Richmond, Fiducia consumatori Conference Board, entrambi di marzo.
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento ad aprile 2024, si è intanto attestato a -27,4 punti, al di sopra dei -28 punti delle attese e dei -28,8 del mese precedente (rivisto da -29,0).
A Piazza Affari, Telecom Italia resta sotto i riflettori in scia ai rumour sull’ipotesi che l’offerta per Sparkle potrebbe superare gli 800 milioni con il contributo del fondo spagnolo Asterion, specializzato in infrastrutture, al fianco del Mef con una quota di minoranza.
Occhi su Hera nel giorno del Cda sui conti.