Wall Street inizia la settimana con un lieve ribasso dal quale non traspare, tuttavia, alcuna volontà di una vera correzione.
È ancora il settore dei semi conduttori a sostenere il mercato domestico, anche nei momenti di debolezza. Ieri Nvidia ha guadagnato meno di un punto percentuale, mentre Micron il 6,2% toccando un nuovo massimo storico, e Super Micro Computer il 7,3%.
I tre indici principali – Dow Jones, S&P500 e Nasdaq – hanno chiuso praticamente allineati con modesti arretramenti tra lo 0,3% e 0,4%, mentre il Russell 2000 ha terminato registrando un -0,1%.
Indice VIX in lieve progresso (+1%), per la seconda seduta consecutiva, a quota 13,20 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a salire sulle scadenze lunghe della curva dei tassi di interesse. Il decennale governativo
(Tbond) avanza di quattro punti base al 4,24%.
Tra le materie prime, giornata frizzante per il petrolio che avanza di quasi il due per cento raggiungendo gli 82 dollari al barile.
Deludente invece ancora l’esito dei metalli preziosi i quali non riescono a replicare il buon andamento delle due settimane precedenti con una chiusura piatta dopo un tentativo di allungo nella prima parte del pomeriggio con l’argento che fallisce un tentativo di recuperare la quota dei 25 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro interrompe la sua marcia di rafforzamento nei confronti della moneta unica scivolando lievemente fino a 1,084.