Le borse europee procedono perlopiù in cauto rialzo a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 34.713 punti, così come il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra cede lo 0,3%, mentre resistono l’Ibex35 di Madrid (+0,5%) e il Dax di Francoforte (+0,3%).
Gli investitori restano intenti a monitorare gli spunti provenienti dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali nel tentativo di delineare con maggiore chiarezza il percorso di politica monetaria dei prossimi mesi.
Mentre cresce l’attesa per il deflatore PCE, un indicatore di inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve, nonché per i discorsi della presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, e del numero uno della banca centrale americana Powell, tutti in agenda venerdì, stasera l’attenzione si concentrerà sull’intervento del funzionario Fed, Christopher Waller.
Dall’agenda macroeconomica, la fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è attestata a -14,9 punti a marzo, in linea al preliminare.
In Francia, nello stesso mese, l’omologo indice è stato pari a 91 punti, leggermente al di sopra dei 90 punti delle attese e di febbraio (rivisto da 89 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 151,1 con la valuta giapponese che rimbalza dopo aver toccato il minimo dal 1990 rispetto al dollaro. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,7%) a 85,0 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 81,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 131 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Leonardo (+1,9%) seguita da Azimut (+1,2%) ed Hera (+1,1%), mentre scivola in coda Nexi (-1,4%), con le vendite anche su Prysmian e Bper (-1,2%).