Avvio misto per le principali borse europee con lo sguardo che resta focalizzato sugli appuntamenti chiave della settimana.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,06% a 34.669 punti, poco sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre scambiano in territorio positivo il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,5%).
I mercati restano focalizzati sui driver di questa settimana che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, un indicatore di inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve, e un discorso del presidente Powell.
Parallelamente, in Asia, il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki ha confermato gli sforzi a sostegno dello yen affermando che le autorità stanno osservando i movimenti del mercato con un “forte senso di urgenza” e che adotteranno misure coraggiose contro le mosse eccessive della valuta senza escludere alcuna opzione. Allo stesso tempo, la Banca Popolare Cinese ha nuovamente rafforzato il sostegno allo yuan.
Sul fronte macro, attesi in giornata il dato finale di marzo della fiducia dei consumatori dell’Eurozona e dagli Usa le richieste mutui MBA.
Intanto, l’Ufficio Statistico Nazionale francese ha comunicato che a marzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 91 punti, leggermente al di sopra dei 90 punti delle attese e di febbraio (rivisto da 89 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 151,7 dopo che la valuta giapponese è scesa ai minimi degli ultimi 34 anni rispetto al dollaro. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 84,8 dollari al barile e il Wti (-1%) a 80,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Recordati e Cucinelli (+0,8%), mentre le vendite colpiscono in particolare MPS (-2,8%) e Telecom Italia (-1,3%).