Wall Street continua la settimana corta pasquale accentuando il modesto ribasso, in attesa della pubblicazione di dati macro economici (PIL primo trimestre e prezzi alla produzione) che dovrebbero chiarire l’attuale stato di salute dell’economia a stelle e strisce.
In questo contesto con poche notizie, gli indici domestici consolidano i guadagni precedenti e terminano tutti e quattro con ribassi compresi tra il decimo di punto percentuale del Dow Jones e i quattro del Nasdaq.
Indice VIX praticamente invariato (+0,3%) a quota 13,25 punti.
Calma piatta anche sul mercato obbligazionario nel quale sulle scadenze lunghe si registrano modestissime oscillazioni. Il decennale governativo
(Tbond) cede un punto base al 4,23%.
Tra le materie prime, giornata debole per il petrolio che lascia sul terreno oltre un punto percentuale scivolando al di sotto degli 81 dollari al barile.
Seduta altrettanto incerta anche per i due principali metalli preziosi i quali non riescono a mantenere il buon avvio iniziale. L’oro si spegne di nuovo contro la barriera dei 2.200 dollari l’oncia finendo in parità dopo aver annullato un progresso di un punto percentuale. L’argento termina invece in rosso di oltre l’un per cento tentando invano di salire al di sopra di quota $25.
Sul mercato valutario il dollaro non riesce a prendere una direzione precisa e termina invariato nei confronti della moneta unica a 1,084.