Mercati – Europa ancora prudente nel pomeriggio, Milano resta a +0,1%

Le borse europee restano prudenti nel pomeriggio in linea all’andamento di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib si mantiene a +0,1% a 34.801 punti, cauto come il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) mentre rimane più arretrato l’Ibex35 di Madrid (-0,1%). Oltreoceano, lo S&P500 viaggia a +0,1%, il Nasdaq e il Dow Jones in parità.

In attesa, domani, del deflatore PCE, una misura di inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve, nonché degli interventi della presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, e di Powell, gli operatori stanno soppesando le parole di Christopher Waller.

Infatti, secondo il funzionario della banca centrale americana non c’è fretta di abbassare i tassi di interesse ed è necessario osservare “almeno un paio di mesi di dati migliori sull’inflazione” prima di attuare una diminuzione del costo del denaro.

Dichiarazioni in scia alle quali si sono ridotte le aspettative su un allentamento della politica della Fed, con i mercati che ora stimano una probabilità di circa il 60% per un taglio a giugno.

Dall’agenda macroeconomica, la terza lettura (finale) del Pil annualizzato statunitense del quarto trimestre 2023 ha registrato un incremento del 3,4% su base trimestrale, superiore al +3,2% delle attese e della seconda stima preliminare. I consumi personali hanno evidenziato nel 4Q23 un aumento del 3,3%, rispetto al +3,0% del consensus e della seconda lettura preliminare.

Nella settimana che si è conclusa il 23 marzo le richieste di sussidi di disoccupazione Usa sono state pari a 210mila unità, al di sotto delle 212mila del consensus e della settimana precedente (riviste da 210mila unità).

A febbraio, in Italia, i prezzi della produzione industriale sono calati dell’1,5% su base mensile, dopo il -2,5% di gennaio. Il dato su base annua ha evidenziato una contrazione del 14,2%, rispetto al -14,0% del mese precedente.

A marzo, nella stessa area, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è sceso a 96,5 punti rispetto al dato del mese precedente pari a 97 punti e al consensus di 97,6 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro resta in area 1,08 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 151,2. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1,1%) a 86,4 dollari al barile e il Wti (+1,3%) a 82,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta di circa 5 bp a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+3,3%) premiata da Barclays che ne ha alzato il target price da 2,50 a 2,90 euro con rating overweight, seguita da Cucinelli (+3,2%) e Unicredit (+2,2%) mentre scivola in fondo Iveco (-1,3%), con le vendite anche su Stellantis (-1,1%) e Stm (-1%).