Avvio misto a Wall Street, con l’attenzione rivolta all’agenda macro e alla Fed.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 scambia intorno alla parità, il Nasdaq cede lo 0,2%.
Focus principale sugli ultimi dati macroeconomici: con lo sguardo già rivolto al deflatore PCE, in uscita domani, la lettura finale del Pil annualizzato statunitense ha registrato nel quarto trimestre 2023 una crescita del 3,4% su base trimestrale, superiore al +3,2% delle attese e della seconda stima preliminare.
Per quanto riguarda i consumi personali Usa il dato evidenzia nel 4Q23 un aumento del 3,3%, rispetto al +3,0% del consensus e della seconda lettura preliminare.
Lato mercato del lavoro, nella settimana al 23 marzo le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 210mila, rispetto alle 212mila delle attese e della settimana precedente (dato rivisto da 210mila).
Focus inoltre sulle dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve: in attesa del nuovo intervento di domani del presidente Powell, arrivano commenti “hawkish” da Christopher Waller, membro del Board of Governors della Fed, il quale ha affermato che non c’è fretta di abbassare i tassi di interesse e che vorrebbe vedere “almeno un paio di mesi di dati migliori sull’inflazione” prima che venga allentata la politica monetaria.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,081, mentre il dollaro/yen oscilla a quota 151,3. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 86,4 dollari e il Wti (+1,4%) a 82,5 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente al 4,62% e al 4,22%.