Wall Street interrompe con decisione le prime due sedute negative di inizio settimana con un rialzo imponente realizzato quasi esclusivamente nelle ultime due ore di contrattazione, senza particolare eventi catalizzatori ad eccezione dell’asta dei titoli di stato domestici collocati con grande domanda.
Protagonista della seduta è stato il Russell 2000 (+2,1%) il quale tenta di recuperare il gap rispetto agli altri tre indici principali dei mesi precedenti. Apple (+2%) compensa il calo di Nvidia (-2%).
Dow Jones in progresso del 1,2%, lo S&P500 dello 0,9% ed il Nasdaq di mezzo punto percentuale.
Indice VIX in calo del tre e mezzo percento a 12,8 punti.
Sul mercato obbligazionario prosegue la fase laterale con il Tbond che scivola di un punto base al 4,22%.
Tra le materie prime, rimbalzo per il petrolio il quale guadagna un punto percentuale chiudendo al di sopra degli 81,5 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi, seduta a velocità diverse anche per i due principali metalli, oro ed argento.
Il metallo giallo guadagna quasi due punti percentuali, grazie all’allungo negli ultimi minuti che gli consente di chiudere al nuovo massimo storico al di sopra dei 2,200 dollari l’oncia. Invariato, al contrario, l’argento, il quale resta ancora lontano dai 25 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro torna a rafforzarsi nei confronti della moneta unica fino a 1,081, mentre lo yen giapponese scivolando fino a
151,5 tocca il punto più basso da 34 anni rispetto alla divisa americana.