Wall Street inizia il nuovo trimestre con un segno rosso su tutti gli indici principali con l’unica eccezione del Nasdaq (+0,1%), salvato ancora una volta da una parte del settore dei semiconduttori (Micron e AMD).
In discesa, invece, sia lo S&P500 (-0,2%) che il Dow Jones (-0,6%) che soprattutto il Russell 2000 (-1,0%).
I listini faticano a trovare nuovi spunti di rialzo, malgrado i buoni dati macro economici (Pil primo trimestre e indice manifatturiero) pubblicati a cavallo del lungo weekend pasquale e risultati migliori delle previsioni.
Indice VIX sale in due sedute (giovedì e ieri) complessivamente del sette per cento a quota 13,65 punti.
Sul mercato obbligazionario ripartono con decisione i rendimenti che risalgono di circa dieci punti base al 4,32%.
Tra le materie prime, prosegue la fase positiva del petrolio che raggiunge un nuovo massimo da ottobre a 84 dollari al barile rispetto agli $81,5 di metà settimana scorsa.
Tra i metalli preziosi si impennano i due principali metalli, oro ed argento, ed in particolare il metallo più nobile che guadagna circa il cinque per cento superando anche quota 2.250 dollari l’oncia, nuovo massimo assoluto. Più contenuto, al contrario, il progresso dell’argento (+3%) il quale riesce comunque a risalire al di sopra di quota $25.
Sul mercato valutario il dollaro prosegue la fase di rafforzamento nei confronti della moneta unica fino a 1,074, mentre lo yen giapponese scivola verso quota 152 rispetto alla divisa americana.