Mercati – Chiusura mista per gli eurolistini, Piazza Affari -0,1%

Le borse europee chiudono miste, con Wall Street positiva dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -0,1% a 34.455 punti. Chiudono positivi il Ftse 100 di Londra (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,2%). Chiude invece invariato il Cac 40 di Parigi.

Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,5%.

L’attenzione è ancora rivolta alle ultime dichiarazioni del presidente della Fed Powell, che in un intervento ieri all’Università di Stanford ha rinnovato l’atteggiamento di cautela della banca centrale nella lotta all’inflazione, pur ribadendo l’intento di tagliare i tassi già quest’anno.

L’attenzione è poi rivolta al mercato del lavoro americano: in attesa del Job Report di domani, nella settimana al 30 marzo le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 221mila, rispetto alle 212mila della settimana precedente e alle 214mila delle attese.

Nel Vecchio continente, è emerso che a febbraio i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono scesi su base mensile dell’1,0%, più delle attese (-0,7%), dopo il -0,9% di gennaio. Su base annua, l’indice è sceso dell’8,3%, a fronte del -8,0% del mese precedente e del -8,6% del consensus.

Sempre nell’area euro, a marzo, il PMI Servizi finale si è attestato a 51,5 punti, superiore al preliminare e alle attese (entrambi a 51,1 punti). Il composito ha riportato 50,3 punti, anch’esso al di sopra del consensus e del preliminare (entrambi a 49,9 punti).

Nello stesso mese, in Italia, il Pmi Servizi è salito a 54,6 punti da 52,2 punti di febbraio, evidenziando un miglioramento superiore alle stime degli analisti (53,1 punti). Il Pmi Composito si è attestato a 53,5 punti, superiore al dato del mese precedente (51,1 punti) e alle attese (52,0 punti).

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,087, mentre il cambio dollaro/yen scende a 151,7. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 89,1 dollari e il Wti (-0,4%) a 85,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,70%.

Tornando a Piazza Affari, guida Azimut (+2,9%) seguita da Campari (+1,5%), Banca Mediolanum (+1,2%), Poste Italiane (+1,2%). Chiudono in coda Banca Popolare di Sondrio (-2,5%), Telecom Italia (-1,9%), Diasorin (-1,9%), Saipem (-1,7%).