Le borse europee si mantengono prudenti a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib resta flat a 34.462 punti, in linea al Cac 40 di Parigi e al Dax di Francoforte, preceduti dall’Ibex35 di Madrid (+0,7%) e dal Ftse 100 di Londra (+0,4%).
Gli investitori stanno valutando le ultime dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell che ha confermato come la banca centrale sia sulla buona strada per tagliare i tassi di interesse quest’anno.
I mercati continuano comunque a scontare meno di tre riduzioni del costo del denaro per il 2024 e stimano una probabilità solamente del 56% che l’allentamento inizierà a giugno. A smorzare l’ottimismo degli investitori hanno contribuito anche le parole del presidente dell Fed di Atlanta Raphael Bostic che prevede un solo taglio per quest’anno che avverrebbe nel quarto trimestre.
Sempre in tema di politica monetaria, in Europa prevale l’aspettativa che la BCE avvierà l’allentamento della politica monetaria il 6 giugno e taglierà i tassi altre tre volte entro la fine dell’anno.
Dall’agenda macroeconomica, nell’Eurozona, a febbraio, i prezzi alla produzione sono calati su base mensile dell’1,0%, più delle attese (-0,7%), dopo il -0,9% di gennaio. Su base annua, l’indice è sceso dell’8,3%, a fronte del -8,0% del mese precedente (rivisto da -8,6%) e del -8,6% del consensus.
Nella stessa area, a marzo, il PMI Servizi finale si è attestato a 51,5 punti, superiore al preliminare e alle attese (entrambi a 51,1 punti). Il composito ha riportato 50,3 punti, anch’esso al di sopra del consensus e del preliminare (entrambi a 49,9 punti).
Nello stesso mese, in Italia, il Pmi Servizi è salito a 54,6 punti da 52,2 punti di febbraio, evidenziando un miglioramento superiore alle stime degli analisti (53,1 punti). Il Pmi Composito si è attestato a 53,5 punti, superiore al dato del mese precedente (51,1 punti) e alle attese (52,0 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,086 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 151,7. Tra le materie prime, petrolio ancora flat con il Brent a 89,3 dollari al barile, ai massimi nei cinque mesi, e il Wti a 85,4 dollari, dopo che l’OPEC+ ha confermato i piani restrittivi dell’offerta di greggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala di 3 bp a 142 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,80%.
Tornando a Piazza Affari, sale in testa Azimut (+1,7%), seguita da Poste Italiane (+1,6%) ed Hera (+1,2%). In coda Saipem (-1,6%) con Telecom Italia (-1,6%) dopo che quest’ultima ha comunicato che la Corte d’Appello di Roma ha chiuso in favore del Gruppo un contenzioso relativo alla restituzione del canone concessorio preteso per il 1998. Vendite anche su Cucinelli e Popolare di Sondrio (-1,5%).