MERCATI USA – Seduta incolore ma con il record dell’oro

Wall Street termina sostanzialmente invariata, mettendo tuttavia fine a due giornate consecutive di lieve correzione. Gli indici non riescono a mantenere il lieve abbrivio iniziale e sperperano il modesto progresso nella fase finale delle contrattazioni.

Il bilancio definitivo registra S&P500 e Nasdaq in guadagno rispettivamente di uno e due decimi di punto percentuali. Al contrario, il Dow Jones chiude negativo dello 0,1%.

Nessun movimento in particolare da segnalare tra i titoli tecnologici, al di fuori dell’inconsistente rimbalzo (+1%) di Tesla che non compensa le precedenti perdite.

Indice VIX in deciso ribasso (-8%) a quota 14,35 punti.

Sul mercato obbligazionario si ferma la repentina e recente salita dei rendimenti. Ieri il Tbond ha guadagnato inizialmente dieci punti base fino al 4,43% e ha chiuso in rialzo di solo uno al 4,35%.

Tra le materie prime prosegue la fase positiva del petrolio che sigla un nuovo massimo di periodo, guadagnando un altro punto percentuale fino a quota 86 dollari al barile.

Non si ferma neanche la corsa dei metalli preziosi con l’oro (+1,8%) che mette a segno il nuovo record storico a 2.320 dollari l’oncia. Ancora più brillante l’argento che sale del 3,8% superando anche la barriera dei $27 con l’ETF di settore che guadagna oltre il cinque per cento e molti titoli oltre il dieci.

Sul mercato valutario il dollaro arresta la sua fase di rafforzamento nei confronti della moneta unica cedendo poco più di mezza figura fino a 1,084.