Previsto avvio prevalentemente poco mosso per l’Europa nel giorno del job report statunitense.
Chiusura ieri in rosso a Wall Street con il Nasdaq e il Dow Jones a -1,4%, lo S&P500 a -1,2%.
Sui mercati asiatici, ancora orfani della Cina per festività, Tokyo ha terminato a -2% mentre Hong Kong è flat.
Mentre sul sentiment pesano l’incertezza sui tassi di interesse e le tensioni geopolitiche,
gli investitori restano focalizzati sui non farm payrolls in uscita oggi pomeriggio. In caso di un ulteriore segnale di solidità dell’economia statunitense, la Federal Reserve potrebbe decidere di mantenere i tassi elevati per un periodo più a lungo.
Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato che i tagli ai tassi potrebbero non essere necessari quest’anno se i progressi sull’inflazione si bloccano. L’omologa dell’istituto di Cleveland, Loretta Mester, ha suggerito che la banca centrale potrebbe avvicinarsi al livello di fiducia necessario per iniziare ad abbassare il costo del denaro nei prossimi mesi.
Sempre in tema di politica monetaria, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha alimentato le scommesse su un ulteriore aumento dei tassi di interesse nel corso dell’anno.
Resta monitorato anche il fronte geopolitico dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il suo paese agirà contro l’Iran e i suoi delegati e danneggerà coloro che cercano di danneggiarlo. Il presidente Joe Biden ha detto a Netanyahu che il sostegno degli Stati Uniti alla sua guerra dipenderà da nuove misure per proteggere i civili.
Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha dato il via alla sua ultima visita in Cina con l’impegno a lavorare per migliorare i legami economici. Le relazioni tra le due maggiori economie mondiali hanno mostrato segnali di miglioramento da quando Biden e Xi Jinping si sono incontrati di persona a novembre, anche se permangono profonde differenze.
Dall’agenda macroeconomica, focus su produzione industriale e manifatturiera francese, vendite al dettaglio dell’Eurozona, entrambe di febbraio, oltre ai già citati Nonfarm Payrolls di marzo.
A febbraio il Leading Index finale giapponese si è attestato a 111,8 punti, al di sopra del preliminare (109,5 punti) e delle attese (111,6 punti).
A Piazza Affari, TIM ha negoziato e firmato un contratto di finanziamento ponte per un ammontare di 1,5 miliardi, con una scadenza fino a 18 mesi.
Terna ha lanciato una emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile green, a tasso fisso, denominata in Euro, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare nominale complessivo di 850 milioni.
Il CdA di Eni proporrà all’assemblea un nuovo programma di buyback e l’annullamento delle azioni proprie che saranno acquistate con la finalità di remunerare gli azionisti. Inoltre, ha deliberato la possibile emissione di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 5 miliardi o equivalente in altra valuta, da emettersi in una o più tranches entro il 31 marzo 2026. Infine, ha deliberato la distribuzione della quarta delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2023 di 0,23 euro (su una erogazione complessiva annuale di 0,94 euro).