Le borse europee migliorano moderatamente a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 34.207 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Cac 40 di Parigi (+0,6%). Più cauti il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (flat).
Il tutto in avvio di una settimana ricca di appuntamenti. In particolare, mercoledì l’attenzione si concetrerà sulle decisioni delle banche centrali neozelandese e canadese, sull’inflazione statunitense e sui verbali della Federal Reserve.
Giovedì sarà il turno della Banca Centrale Europea che manterrà probabilmente invariato il costo del denaro con gli operatori che si attendono tagli ai tassi entro pochi mesi. Focus anche sugli interventi del presidente della Fed di New York, John Williams, e dell’omologa di Boston, Susan Collins.
Infine, venerdì prenderà il via la stagione delle trimestrali con i conti di istituti del calibro di JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo.
Dall’agenda macroeconomica, a febbraio la produzione industriale tedesca è aumentata del 2,1% m/m, oltre le attese (+0,5%) e in accelerazione dal +1,3% del mese precedente (rivisto da +1,0%). Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 4,9%, rispetto al -6,8% del consensus e al -5,3% di gennaio (rivisto da -5,5%).
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,082 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 151,9. Tra le materie prime, il petrolio riduce le perdite con il Brent (-0,5%) a 90,7 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 86,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 140 punti (-1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,85%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Interpump (+2,8%), seguita da Iveco (+2,7%) e Diasorin (+1,9%) mentre scivola in coda MPS (-0,6%), con le debolezza anche su Campari (-0,3%) e Popolare di Sondrio (-0,2%).