Mercati – Chiusura in ribasso per le borse europee, Piazza Affari -1,1%

Gli eurolistini chiudono in calo, mentre Wall Street procede in territorio negativo dopo l’avvio in rialzo.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.946 punti (-1,1%), in ribasso come il Dax di Francoforte (-1,3%), il CAC 40 di Parigi (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%). Chiude appena sotto la parità il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,4%, il Nasdaq lo 0,3%.

Cresce l’attesa per i dati CPI americani, in agenda domani: la lettura di marzo dovrebbe evidenziare una nuova accelerazione dal +3,2% al +3,4% anno su anno, mentre su base mensile l’inflazione dovrebbe attestarsi allo 0,3% dopo il +0,4% di febbraio.

Ancora distante dal target Fed del 2% l’inflazione Core, che dovrebbe rallentare solo lievemente dal 3,8% al 3,7% su base annua.

Qualora confermassero le attese, i dati CPI andrebbero a rinforzare le aspettative dei mercati sui tagli ai tassi della Fed: al momento, infatti, gli operatori scontano due tagli quest’anno, rispetto ai tre previsti nell’ultimo dot-plot della banca centrale.

Ulteriori indicazioni potrebbero emergere dai verbali dell’ultimo meeting FOMC, che saranno pubblicati mercoledì in serata.

Giovedì l’attenzione si sposterà sulla Banca Centrale Europea, che dovrebbe mantenere invariato il costo del denaro ma potrebbe fornire nuove indicazioni sui tagli attesi quest’anno.

Dall’agenda macro odierna, a febbraio in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 5,24 miliardi, in miglioramento rispetto ai 7,21 miliardi del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,086, il dollaro/yen a 151,7. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 89,8 dollari e il Wti (-0,9%) a 85,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.

Tornando a Piazza Affari, guida Diasorin (+3,5%), seguita da TIM (+1,4%), STM (+1,3%), Inwit (+1,1%), mentre chiudono in coda Leonardo (-8,9%), Iveco (-7,0%), Banca Popolare di Sondrio (-3,9%), Banca MPS (-2,7%).