Wall Street non riesce a mantenere il ritmo rialzista della seduta precedente, l’ultima della precedente ottava, e perde smalto durante lo svolgimento delle contrattazioni in assenza di spunti che possano consolidare il trend di crescita.
I tre indici principali – Nasdaq, Dow Jones e S&P500 – chiudono tutti intorno alla parità con frazioni in rosso o in verde. Unico esito positivo è quello del Russell 2000, seppur modesto (+0,3%).
Tra i titoli guida da segnalare il rimbalzo di Tesla (+4,9%) che tenta di invertire la rotta discendente da alcune settimane.
Indice VIX invece in deciso ribasso (-7%) a quota 15,2 punti.
Sul mercato obbligazionario prosegue ancora la ascesa dei rendimenti con il Tbond che avanza di due punti base chiudendo al 4,42%.
Tra le materie prime mette il petrolio a segno una giornata negativa interrompendo una lunga striscia di progressi precedenti. L’oro nero cede comunque solo mezzo punto percentuale recuperando gran parte della discesa iniziale terminando a quota 86 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi oro ed argento tentano due volte di stornare intraday, ma subito annullato. Il metallo giallo termina con un progresso di mezzo punto percentuale e sempre al di sopra di quota 2,350 dollari l’oncia, mentre l’argento (+1,5%) si avvicina alla nuova resistenza tecnica dei $28.
Sul mercato valutario il dollaro scivola nei confronti della moneta unica terminando a 1,086 ed a quasi 152 rispetto allo yen nipponico.