KME Group – Perdita netta per 46,5 mln nel 2023

Con riferimento ai dati comparativi dell’esercizio 2022, si ricorda che il nuovo percorso strategico annunciato dalla Società il 22 aprile 2022 aveva reso non più applicabile l’eccezione al consolidamento prevista dall’IFRS 10 per le investment entities, con il conseguente obbligo di consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, da effettuarsi prospetticamente a partire dalla data in cui si è verificato il cambio
di stato.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 includeva pertanto otto mesi di attività delle controllate consolidate. Pertanto il confronto dei dati dell’esercizio 2023 con quelli del corrispondente periodo del precedente esercizio risulta poco rappresentativo dell’andamento della gestione del gruppo.

Il 2023 è pertanto il primo esercizio completo di consolidamento delle partecipazioni industriali che vede ricavi per 1.881 milioni, ebitda di 134,5 milioni e risultato netto industriale positivo per euro 32,6 milioni. Il conto economico chiude con un risultato netto negativo per 46,5 milioni, anche per effetto di oneri non ricorrenti e di impatti della valutazione ifrs di rimanenze e contratti a termine per complessivi 46 milioni.

Il patrimonio netto consolidato ammonta a 358,8 milioni (569,5 milioni al 31 dicembre 2022) e la posizione finanziaria netta riclassificata cifra in 261,4 milioni (164,0 milioni al 31 dicembre 2022): entrambe le grandezze sono influenzate dalle opa realizzate nel secondo semestre 2023 (includendo gli effetti ifrs 16 l’indebitamento finanziario netto consolidato è di 369,3 milioni rispetto a 267,5 milioni al 31 dicembre 2022.

L’evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all’andamento della domanda dei settori di riferimento di KME SE e sarà pertanto funzionale anche alla più generale dinamica macro-economica.

L’andamento congiunturale del mercato rilevato nel corso del 2023 non pregiudica comunque le stime di andamento del settore su cui si basano le assunzioni della Nuova Strategia.

Rimane aperta inoltre la possibilità per la Capogruppo ed il gruppo nel suo complesso di beneficiare della valorizzazione delle altre partecipazioni o di attività non-core del settore rame, mediante dismissione. In caso di realizzo, tali dismissioni potrebbero impattare positivamente l’indebitamento del gruppo.