L’Assemblea ha inoltre deliberato la nomina del nuovo Cda per il triennio 2024–2026, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026 e risulta così composto: Patrizia De Marchi, Michele Scannavini, Dario Gianandrea Ferrari, Renato
Semerari, Nikhil Kumar Thukral, Maria D’Agata, Vincenzo Giannelli, Gianandrea Ferrari, Ludovica Arabella Ferrari, Ciro Piero Giuseppe Cornelli – tratti dalla lista di maggioranza presentata dagli azionisti Dafe 4000 e Dafe 5000, titolari di una partecipazione
complessiva pari al 32,205% del capitale sociale – e Paola Boromei – tratta dalla lista di minoranza presentata da investitori istituzionali complessivamente rappresentanti il 2,368% del capitale sociale.
Gli Amministratori De Marchi, Scannavini, Giannelli e Boromei hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi di legge.
L’Assemblea ha, inoltre, confermato Dario Gianandrea Ferrari quale Presidente del Cda.
L’ Assemblea ha poi nominato il nuovo Collegio Sindacale per il triennio 2024–2026, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2026, composto da: Paolo Prandi (Presidente), tratto dalla lista di minoranza presentata da investitori istituzionali complessivamente rappresentanti il 2,368% del capitale sociale, Giovanni Rossi e Monica Manzini quali Sindaci Effettivi, entrambi tratti dalla lista di
maggioranza presentata dalle Società Dafe.
Il Sindaco Supplente Maurizio Nastri è stato tratto dalla lista di maggioranza presentata dalle Società Dafe mentre il Sindaco Supplente Daniela Savi è stato tratto dalla suddetta lista di minoranza.
L’Assemblea ha inoltre deliberato di autorizzare il Cda all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie.
La durata dell’autorizzazione all’acquisto delle azioni ordinarie proprie è pari a 18 mesi a decorrere dalla data dell’Assemblea, mentre l’autorizzazione alla disposizione delle azioni ordinarie proprie è stata autorizzata senza limiti temporali.
Gli acquisiti potranno essere effettuati ad un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto e fermo restando che il corrispettivo unitario non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 15% e superiore nel massimo del 15% rispetto al prezzo ufficiale che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto.