Avvio incerto per le borse europee nel giorno della BCE.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 34.006 punti, poco mosso come il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (flat), il Dax di Francoforte (flat) e l’Ibex35 di Madrid (-0,1%).
Lo sguardo resta focalizzato sugli annunci della BCE di oggi pomeriggio, con l’istituto pronto, secondo le previsioni, a mantenere invariati i tassi per la quinta riunione consecutiva mentre si prepara a un primo allentamento per giugno.
Gli investitori stanno intanto ancora metabolizzando i dati oltre le attese dell’inflazione statunitense diffusi ieri e che hanno riacceso i timori che la Federal Reserve potrebbe aspettare a iniziare a ridurre il costo del denaro. I mercati stimano al momento solo due tagli per quest’anno, a partire da settembre, a fronte dei tre indicati nell’ultimo dot plot della Fed.
Ad alimentare ulteriormente le incertezze, contribuiscono le parole dell’ex segretario al Tesoro, Lawrence Summers, secondo il quale si dovrebbe “prendere sul serio la possibilità che il prossimo movimento dei tassi sarà verso l’alto anziché verso il basso”.
Sul fronte asiatico, in Cina, la banca centrale ha intensificato il sostegno allo yuan contro la ripresa del biglietto verde, fissando un tasso di cambio di riferimento giornaliero che ha superato le stime.
Focus anche sui prezzi al consumo cinesi che sono aumentati di poco rispetto all’inizio del mese scorso e sui prezzi industriali che hanno continuato a crollare, sottolineando le pressioni deflazionistiche che rimangono una minaccia fondamentale per la ripresa dell’economia.
Da ricordare infine che oggi è in programma l’Eurogruppo e che esce il report mensile dell’Opec.
Sullo sfondo restano intanto i timori per le guerre ulteriormente appensatiti dalla notizia che gli Stati Uniti e i loro alleati ritengono che siano imminenti importanti attacchi missilistici o con droni da parte dell’Iran o dei suoi delegati contro obiettivi militari e governativi in Israele.
Dall’agenda macroeconomica, da monitorare stamane la produzione industriale italiana di febbraio e, nel pomeriggio, oltreoceano, i prezzi alla produzione di marzo e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 153,2. Tra le materie prime, petrolio flat con il Brent a 90,5 dollari e il Wti a 86,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio i petroliferi con Saipem +2,5%, dopo il rialzo di TP da parte di JP Morgan da 3 a 3,20 euro con rating overweight, seguita da Eni (+0,9%) e Tenaris (+0,8%) in un contesto condizionato dalla notizia che Saudi Aramco ridurrà ulteriormente le trivellazioni offshore a causa di ritardi nei progetti petroliferi.
Scivola in coda Iveco (-3,2%), con le vendite anche su Recordati (-1,6%) e Popolare di Sondrio (-0,8%).