Avvio perlopiù in rialzo per le principali borse europee con il sentiment che si divide tra i timori per un’escalation del conflitto in Medio Oriente e la fiducia per un allentamento da parte della BCE.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 33.984 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%). Più cauti il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Gli operatori attendono ulteriori sviluppi in Medio Oriente a seguito dell’attacco senza precedenti dell’Iran contro Israele nel fine settimana.
L’Iran ha intanto affermato che “la questione può essere considerata conclusa” e il presidente Joe Biden ha detto al primo ministro Benjamin Netanyahu che gli Stati Uniti non sosterranno un contrattacco israeliano.
Sguardo nel contempo sulle banche centrali. Da un lato, il sentiment continua a beneficiare delle crescenti aspettative che la Banca Centrale Europea inizierà a tagliare i tassi di interesse a giugno mentre dall’altro lato pesa la prospettiva che la Federal Reserve manterrà il costo del denaro più alto per un periodo più lungo.
Sul fronte asiatico, il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki ha affermato che i funzionari stanno osservando attentamente lo yen.
In Cina, il Consiglio di Stato si è impegnato a inasprire i criteri di quotazione delle azioni, a reprimere le vendite illegali di titoli e a rafforzare la supervisione sui pagamenti dei dividendi.
Occhi infine sul proseguimento della stagione delle trimestrali dopo che JPMorgan e Wells Fargo hanno riportato un reddito da interessi netti – i guadagni generati dai prestiti – che non hanno rispettato le stime a causa dell’aumento dei costi di finanziamento. I profitti di Citigroup hanno invece superato le previsioni degli analisti.
Dall’agenda macroeconomica, focus stamane sulla produzione industriale dell’Eurozona di febbraio e, nel pomeriggio, oltreoceano, su indice manifatturiero New York Empire State di aprile e vendite al dettaglio di marzo.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,065 e il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 153,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 89,7 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 84,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Prysmian (+2,2%) dopo aver stipulato un accordo di fusione per acquisire Encore Wire a $290,00 per azione. Bene anche Leonardo e Stellantis (+1,8%). In coda invece Tenaris (-1,4%), TIM (-1%) che ha siglato un accordo con le Organizzazioni Sindacali di Categoria, Slc Cgil, Fistel–Cisl, Uilcom–UIL, UGL Telecomunicazioni per l’applicazione del contratto di Solidarietà Difensiva fino al 30 giugno 2025.
Vendite anche su Erg e Nexi, entrambe a -0,7%.