La seduta prosegue in rosso per le borse europee mentre i futures di Wall Street si muovono poco sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,7% a 33.372 punti, negativo come il Ftse 100 di Londra (-1,5%), l’Ibex35 di Madrid (-1,5%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%) e il Dax di Francoforte (-1,3%).
I mercati continuano a temere che la guerra in Medio Oriente degeneri ulteriormente dopo che i massimi funzionari militari israeliani hanno confermato che il loro paese non ha altra scelta se non quella di rispondere all’attacco missilistico e di droni iraniani avvenuto nel fine settimana.
A frenare la fiducia degli investitori contribuiscono una serie di dati cinesi, che hanno mostrato come la ripresa economica del Paese rimanga disomogenea, e i timori che la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse elevati per un periodo di tempo più esteso.
Dall’agenda macroeconomica, a febbraio la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 17,9 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 27,1 miliardi di gennaio (dato rivisto da 28,1 miliardi). Gli analisti si attendevano un surplus di 21,8 miliardi.
Nella stessa area, ad aprile l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è salito a 43,9 punti dai 33,5 punti di marzo.
In Germania, l’omologo indice di aprile sulla fiducia degli investitori istituzionali è migliorato a 42,9 punti (consensus 35,5 punti) dai 31,7 punti di marzo.
In Italia, a febbraio la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di 6,03 miliardi, in aumento rispetto ai 2,5 miliardi di gennaio (dato rivisto da 2,7mld).
Sempre nel nostro Paese, l’indice armonizzato UE finale dei prezzi al consumo ha registrato a marzo un rialzo dell’1,2% su base annua, appena sotto il +1,3% del preliminare e delle attese. La lettura finale di febbraio indicava un incremento dello 0,8%.
Nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a febbraio è aumentato oltre le attese (4%) al 4,2% dal 3,9% della precedente rilevazione.
Attesa, oltreoceano, nel pomeriggio, la produzione industriale di marzo.
Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,062 e il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 154,5. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere con il Brent (-0,4%) a 89,7 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 85,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è poco mosso a 144 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, segni rossi diffusi sull’intero Ftse Mib con Stellantis (-3,1%), Popolare di Sondrio e Stm (-2,6%) in coda.