Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:
Tornano gli acquisti sui principali mercati azionari dell’eurozona: il FTSE Mib segna un +1,2%, il Dax 30 un +0,7% e il Cac 40 un +1,5%. A Londra il FTSE 100 scambia a +0,8% mentre a Wall Street l’S&P 500 registra un +0,4%, il Dow Jones un +0,3%, e il Nasdaq un +0,5%.
Deutsche Bank ha alzato il tp di Netflix da $525 a $550 con raccomandazione Hold.
Il social Pinterest scambia a +0,3%, la piattaforma Booking.com a +0,4%, IAC a +0,1%, Match a +0,9% e Trivago sulla parità.
Nell’Entertainment, Charter Communications segna un +1,9%, Endeavor una sostanziale parità, Fox Corp. un +0,9%, Liberty Media un -0,1%, Paramount Global un -1,7%, Nextstar Media Group un +1,3% e Warner Bros. Discovery un +1,7%.
Nel business musicale, Tencent Music Entertainment scambia a -0,2%, Universal Music Group a -1,9%, Warner Music Group a +0,8%, Spotify Technology a +0,3% e Sirius XM a +0,2%.
Gli artisti e i professionisti hanno raggiunto un accordo provvisorio con le principali case discografiche, come Warner Music Group e Sony Music Entertainment, che include aumenti dei salari minimi e protezioni contro l’uso dell’IA. L’accordo copre il periodo di cinque anni dal 2021 al 2026 ed è stato approvato all’unanimità dal comitato esecutivo di SAG-AFTRA, che rappresenta circa 160.000 professionisti dei media.
Nel settore dell’Informazione e del Publishing, News Corp segna un +0,9%, Pearson un +0,9%, The New York Times un +0,4% e Thomson Reuters un +0,9%.
Infine, in ambito pubblicitario, Omnicom scambia a +0,3%, Trade Desk sulla parità e JCDecaux a +1,2%.
Nel primo trimestre Omnicom ha riportato utili per azione di 1,67$, 0,13$ sopra le stime degli analisti di 1,54$. Il fatturato è stato pari a 3,63 miliardi, oltre il consensus di 3,61 miliardi.