Mercati – Previsto avvio debole per l’Europa

Previsto avvio debole per le principali borse europee in un clima che resta appesantito dalle incertezze sulle decisioni della Federal Reserve e dai timori per una escalation in Medio Oriente.

Chiusura ieri mista a Wall Street con lo S&P500 a -0,2% il Nasdaq a -0,1% e il Dow Jones a +0,2%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -1,2%, sottotono come Hong Kong (-0,6%), mentre Shanghai viaggia a +1,9%.

Resta l’attenzione sulle banche centrali dopo che il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che probabilmente ci vorrà più tempo per avere fiducia che l’inflazione si stia dirigendo verso l’obiettivo della banca centrale. Parole che esprimono un cambiamento nel suo messaggio dopo che la misura chiave dell’inflazione ha superato le previsioni per il terzo mese.

Gli operatori ora dubitano perfino che ci sarà anche solo mezzo punto di riduzione dei tassi rispetto a un inizio di anno in cui prevevano fino a sei tagli nel 2024, ovvero un allentamento di 1,5 punti percentuali.

Il vicepresidente della Fed, Philip Jefferson, ha dichiarato di aspettarsi che l’inflazione continuerà a moderarsi con i tassi di interesse al livello attuale, ma le persistenti pressioni sui prezzi giustificherebbero il mantenimento di un costo del denaro elevato per un periodo più lungo. L’omologo di Richmond, Thomas Barkin, ha affermato che alcuni dati recenti, compreso l’indice dei prezzi al consumo, non “sono stati di supporto” a un “soft landing”.

La presidente della Bce, Christine Lagarde, nel respingere ogni ipotesi di un percorso di calo prestabilito, ha affermato che “ci stiamo avvicinando al momento di una linea monetaria meno restrittiva: bisogna solo guadagnare un po’ di fiducia nel processo disinflazionistico”.

In Cina, l’autorità di regolamentazione dei titoli ha cercato di dissipare le preoccupazioni sulle nuove regole di borsa a seguito della disfatta delle azioni a bassa capitalizzazione.

Sullo sfondo, resta alta la tensione in Medio Oriente con l’Iran che aspetta il contrattacco e ha avvertito Israele di essere pronto a “usare armi mai impiegate prima”. Gli Stati Uniti hanno intanto imposto nuove sanzioni nei confronti di Teheran.

Dall’agenda macroeconomica, lo sguardo si sposta in mattinata sui prezzi al consumo finali dell’Eurozona di marzo e, nel pomeriggio, oltreoceano, sulle richieste mutui MBA.

A marzo la bilancia commerciale giapponese ha riportato un surplus di 366,5 miliardi di yen, in miglioramento oltre le attese (+345,5 mld) rispetto al disavanzo di 377,8 miliardi del mese di febbraio (rivisto da -379,4 mld).

Tornando a Piazza Affari, Banca Monte dei Paschi di Siena ha concluso con successo il collocamento di un’emissione di Covered Bond con scadenza 5 anni, destinata a investitori istituzionali italiani ed esteri, per un ammontare pari a 750 milioni.

Fuori dal listino principale, è stata annunciata un’opa per il delisting di Saes Getters lanciata dalla controllante Sgg Holding.