Mercati – Europa incerta a metà seduta, Piazza Affari flat

Le borse europee viaggiano incerte a metà seduta mentre i futures di Wall Street si muovono in leggero rialzo.

A Milano, il Ftse Mib è flat a 33.626 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (-0,2%) mentre tengono l’Ibex35 di Madrid (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

Resta l’attenzione sulla politica monetaria dopo che i recenti robusti dati economici statunitensi e l’inflazione persistente hanno costretto gli operatori a smorzare la loro fiducia sui tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Il Beige Book, ovvero il rapporto elaborato dalla Fed ogni sei settimane e che sarà alla base della sua riunione del 30 aprile-primo maggio, ha intanto registrato un’economia Usa in lieve miglioramento con un rialzo dei prezzi modesto e l’attesa di un’inflazione stabile a un passo lento.

Oggi lo sguardo si concentrerà anche sugli utili di società tra cui Netflix, Blackstone e L’Oreal, nonché sugli interventi di alcuni funzionari delle banche centrali e sui dati macro Usa quali la Fiducia commerciale Fed Filadelfia di aprile, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e il Leading index di marzo.

Lo scorso mese, il dato finale degli ordinativi di macchine utensili in Giappone ha registrato un calo del 3,8% su base annua, confermando il preliminare. Il dato finale di febbraio indicava un -8,0% anno su anno.

Nella stessa area, l’indice sull’attività del settore terziario ha visto a febbraio un aumento dell’1,5% su base mensile, a fronte del +0,5% atteso e del -0,5% del mese precedente (dato rivisto da +0,3%).

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,068 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,4. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere con il Brent (-0,6%) a 86,8 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 82,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 143 punti (-1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Campari (+1,6%), seguita da Enel (+1,5%) e Prysmian (+1,3%) mentre scivola in coda Leonardo (-3,1%), con le vendite anche su Saipem e Tenaris (-2,5%).