Mercati USA – Nasdaq (-1,1%) ancora sotto pressione

Wall Street registra una giornata ancora incerta, principalmente nel settore tecnologico e tra le small caps dove il Russell 2000 cede l’1,0%. Più contenute risultano invece le discese sia dello S&P500 (-0,6%) che del Dow Jones (-0,1%).

In calo la stragrande maggioranza dei titoli a larga capitalizzazione con in testa i semi conduttori, bersagliati da funzionali prese di beneficio dopo i forti rialzi delle settimane precedenti. Nello specifico Nvidia cede il 3,9% e AMD il 5,8%, mentre Tesla, Apple, Meta ed Amazon lasciano sul terreno tutte intorno al punto percentuale.

Indice VIX in calo di quasi il due per cento a quota 18,4 punti.

Sul mercato obbligazionario si interrompe la brusca fase di risalita dei rendimenti con il Tbond che arretra di otto punti base chiudendo al 4,58%.

Tra le materie prime brusca discesa del petrolio il quale perde il tre per cento e scivola al di sotto degli 83  dollari al barile, mentre il rame (+1,5%) riparte di nuovo in crescita.

Tra i metalli preziosi oro ed argento tentano un nuovo allungo verso le rispettive soglie psicologiche dei 2.400 e $29 dollari l’oncia, ma la corsa viene interrotta dal calo dei mercati azionari e chiudono entrambi in ribasso di circa mezzo punto percentuale.

Sul mercato valutario il dollaro arresta la fase di rafforzamento scivolando di mezza figura a 1,066 nei confronti della moneta unica e sotto quota 154 rispetto allo yen giapponese.