Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata perlopiù debole per i principali indici azionari dell’eurozona: il FTSE Mib segna una sostanziale parità, il Dax 30 un -0,6% e il Cac 40 un -0,1%. A Londra il FTSE 100 scambia a -0,4% mentre a Wall Street l’S&P 500 registra un -0,1%, il Dow Jones un +0,4%, e il Nasdaq un -0,5%.
Nella seduta odierna sono in leggero calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 86,7 dollari e il Wti (-0,3%) a 82,5 dollari.
Tra le altre commodities energetiche, il gas naturale registra un +2,5% e il gasolio un +0,5%.
Piper Sandler ha confermato la raccomandazione Overweight su Exxon Mobil e ne ha alzato il tp da $130 a $145.
Nel comparto Exploration & Production, Equinor segna un -1,3%, Chesapeake Energy un -0,1%, Conoco Phillips un +0,9%, Devon Energy un +1,0%, EQT un +0,5%, Imperial Oil un -3,8%, Marathon Oil un +0,7%, Occidental Petroleum un +1,4% e Permian Resources un +0,7%, mentre nel Midstream Enbridge scambia un +0,8% e nella Raffinazione Marathon Petroleum registra un +0,6%.
Nei servizi petroliferi, Baker Hughes segna un +0,9%, Halliburton un +0,5%, Liberty Energy un -0,3%, SLB (Schlumberger) un -2,2% e Transocean un +0,2%.
Nel settore delle rinnovabili, First Solar registra un +0,4% e Vestas Wind Systems un +0,9%.
Tra le altre Utilities, National Grid scambia a +0,6%, United Utilities a +0,8%, Veolia a +0,7%, Duke Eenrgy a +0,1%, PG&E a +0,6% e Sempra Energy a +0,4%.
Veolia ritiene che gli Stati Uniti siano uno dei mercati in più rapida crescita per i servizi ambienta e, pertanto, punta ad aumentare il proprio fatturato del 50% nel Paese entro il 2027 e a raddoppiare le proprie dimensioni entro il 2030.