Mercati – Atteso avvio negativo per l’Europa, pesa l’attacco di Israele all’Iran

Atteso avvio negativo per le principali borse europee appesantite dalle rinnovate preoccupazioni per la guerra in Medio Oriente.

Chiusura ieri debole a Wall Street con il Nasdaq a -0,5%, lo S&P500 a -0,2% e  il Dow Jones +0,1%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -2,5%, sottotono come Hong Kong (-1,1%) e Shanghai (-0,2%).

I mercati temono un’escalation e un allargamento del conflitto in corso dopo che Israele ha attaccato nella notte una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell’Iran centrale. In questa zona ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Tuttavia, la televisione di stato iraniana ha descritto tutti i siti della zona come “completamente sicuri”.

Parallelamente resta l’attenzione sulla poltica monetaria mentre gli investitori stanno ricalibrando le aspettative sui tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Nel frattempo, il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato che, sebbene non sia una sua aspettativa di base, aumentare i tassi di interesse è possibile, se giustificato. L’omologo di Atlanta Raphael Bostic ha detto che non pensa che sarà opportuno allentare i tassi fino alla fine del 2024. La Fed potrebbe mantenere i tassi stabili tutto l’anno, ha aggiunto il numero uno della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari.

Sul fronte asiatico, dopo i dati sull’inflazione giapponese inferiori alle stime degli economisti, si rafforza l’aspettativa che la Bank of Japan alzerà nuovamente i tassi a ottobre mentre dovrebbe mantenerli stabili la prossima settimana.

Infine, si ricorda che oggi S&P esaminerà il merito creditizio di Italia, Olanda, Regno Unito e Grecia e sono attesi discorsi di Ramsden (Boe), Goolsbee (Fed) e Nagel (Bce).