Gli eurolistini chiudono sottotono, mentre Wall Street procede mista.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni invariato in area 33.880 punti come il Cac 40 di Parigi. Chiudono in negativo il Dax di Francoforte (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il FTSE di Londra (-0,4%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,5%, mentre il Nasdaq cede l’1,2% e lo S&P 500 lo 0,4%.
Gli occhi degli investitori sono saldamente puntati sui dati economici statunitensi e sulla politica monetaria, con un processo di ricalibrazione delle aspettative riguardo ai tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Nel frattempo, sullo sfondo restano le preoccupazioni per le tensioni in Medio Oriente, anche se sembra meno probabile un’ulteriore escalation del conflitto nel Medio Oriente: dopo l’attacco di Israele all’Iran, quest’ultima pare non stia pianificando una risposta immediata.
Nel frattempo, il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato che, sebbene non sia una sua aspettativa di base, aumentare i tassi di interesse è possibile, se giustificato. L’omologo di Atlanta Raphael Bostic ha detto che non pensa che sarà opportuno allentare i tassi fino alla fine del 2024. La Fed potrebbe mantenere i tassi stabili tutto l’anno, ha aggiunto il numero uno della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari.
Sul fronte macro a marzo l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato una crescita dello 0,2% su base mensile, rispetto al +0,1% del consensus e al -0,4% di febbraio. Su base annua evidenzia un calo del 2,9% a/a, a fronte di un -3,3% atteso dagli analisti e del -4,1% del mese precedente.
Nel Regno Unito le vendite al dettaglio nel mese di marzo hanno registrato un dato nullo su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e dopo il +0,1% di febbraio (rivisto da +0,0%). Su base annua, il dato segna un aumento dello 0,8% (consensus +1,0%), dopo il -0,3% del mese precedente (rivisto da -0,4%).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,066, mentre il dollaro/yen scende a 154,6. Tra le materie prime, in leggero rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,3%) a 87,4 dollari e il Wti (+0,5%) a 83,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito in area 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, avanzano in particolare Terna (+2,2%), Diasorin (+1,8%), Enel (+1,4%) e Finecobank (+1,4%). Le peggiori di giornata sono invece Stmicroelectronics (-2,3%), Saipem (-2,1%), Iveco Group (-1,5%) e Leonardo (-1,3%).