Mercati – Partenza in rosso per l’Europa con Milano -0,9%

Partenza in rosso per le principali borse europee appesantite dalle rinnovate preoccupazioni per la guerra in Medio Oriente.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,9% a 33.591 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-0,9%), l’Ibex35 di Madrid (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

I mercati temono un’escalation e un allargamento del conflitto in corso dopo che Israele ha attaccato nella notte una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell’Iran centrale. In questa zona ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Tuttavia, la televisione di stato iraniana ha descritto tutti i siti della zona come “completamente sicuri”.

Parallelamente resta l’attenzione sulla poltica monetaria mentre gli investitori stanno ricalibrando le aspettative sui tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Nel frattempo, il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato che, sebbene non sia una sua aspettativa di base, aumentare i tassi di interesse è possibile, se giustificato. L’omologo di Atlanta Raphael Bostic ha detto che non pensa che sarà opportuno allentare i tassi fino alla fine del 2024. La Fed potrebbe mantenere i tassi stabili tutto l’anno, ha aggiunto il numero uno della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari.

Sul fronte asiatico, dopo i dati sull’inflazione giapponese inferiori alle stime degli economisti, si rafforza l’aspettativa che la Bank of Japan alzerà nuovamente i tassi a ottobre mentre dovrebbe mantenerli stabili la prossima settimana.

A marzo, infatti, l’indice dei prezzi al consumo nipponico ha evidenziato una crescita del 2,7% anno su anno, sotto il +2,8% delle attese e del dato di febbraio. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato +2,6 %, rispetto al +2,7% del consensus e al +2,8% del mese precedente.

Infine, si ricorda che oggi S&P esaminerà il merito creditizio di Italia, Olanda, Regno Unito e Grecia e sono attesi discorsi di Ramsden (Boe), Goolsbee (Fed) e Nagel (Bce).

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,065 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 154,4. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1%) a 88,0 dollari al barile e il Wti (+1,2%) a 83,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 143 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.

Tornando a Piazza Affari, resiste solo Amplifon (+0,2%) mentre le vendite si concentrano in particolare su Saipem (-2,2%), Tenaris e Stellantis (-2%).