Fervi – KT&Partners mantiene ‘add’ e alza fair value a 24,8 euro, upside del 42%

KT&Partners ribadisce la raccomandazione ‘add’ su Fervi e alza il fair value a 24,8 euro (precedente 24,5 euro), valutazione che implica un upside potenziale del 42,4% rispetto al prezzo di 17,4 euro.

Fervi ha archiviato l’esercizio 2023 con ricavi delle vendite consolidate pari a 56,4 milioni, in calo del 1,5% su base annua.

L’EBITDA adjusted, escludendo i costi non ricorrenti, legati principalmente alle risoluzioni dei contratti con i precedenti direttori generali di Fervi e di Vogel, è migliorato di 0,2 milioni; l’incidenza dell’EBITDA Adjusted sul fatturato si è attestata al 15,3%, in aumento dello 0,6% rispetto al 2022.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 3,9 milioni (3,6 milioni nel 2022). Il risultato netto adjusted dell’ammortamento del Know How “affrancato oltre che dei costi non ricorrenti, legati principalmente alla risoluzione del contratto con il precedente direttore generale di Fervi”, sarebbe risultato “pari a 5 milioni rispetto a 4,5 milioni dello scorso anno con un incremento dell’10,1% a parità delle componenti non ricorrenti di aggiustamento rilevate nel 2023”.

Gli analisti hanno rivisto le proprie stime per il periodo FY24E-26E e aggiunto le previsioni sul FY27E.

Il report prevede ora che i ricavi delle vendite 2024 raggiungeranno i 59,2 milioni, in calo rispetto alla precedente stima di 63,0 milioni, “per riflettere il rallentamento macroeconomico generale in Italia e in tutta Europa, che ha avuto un impatto particolare sui settori critici per il mercato MRO, come l’industria automobilistica”.

Stimano che i ricavi delle vendite cresceranno a un CAGR23A–27E del 5,0%, per raggiungere 68,6 milioni nel 2027.

Gli analisti si attendono ora un EBITDA 2024 di 9,1 milioni, in calo rispetto alla precedente previsione di 9,9 milioni, ma in aumento a un CAGR23A 27E dell’8,4%.

Dal lato della marginalità, stimano che il margine EBITDA 2024 si attesterà al 15,4%, leggermente inferiore alla precedente stima pari al 15,7%.

Infine, prevedono un indebitamento netto di 6,6mn nel 2024, “considerando anche il dividendo incassato di 1,2mn, con un progressivo miglioramento fino a una posizione di liquidità di -7,9mn nel 2027, tenuto conto di un pay-out ratio medio del 28% per il periodo 2024-27”.

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