Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù debole di venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,3 e lo 0,2%. Bene invece Hong Kong (+2,1%) e il Giappone con il Nikkei a +0,7% e il Topix a +1,2%.
Oltreoceano, lo S&P500 ha terminato a -0,9%, il Nasdaq a -0,3% mentre ha tenuto il Dow Jones a +0,4%.
L’attenzione si divide tra gli sviluppi in Medio Oriente, la stagione delle trimestrali e la politica monetaria.
Il sentiment beneficia dell’assenza di un’ulteriore escalation da parte dell’Iran a seguito dell’attacco di ritorsione attuato nei giorni scorsi da Israele.
Lo sguardo resta nel contempo focalizzato sul proseguimento della stagione delle trimestrali in attesa dei conti, tra gli altri, questa settimana, di IBM, Boeing, Meta Platforms, Microsoft e Alphabet.
Occhi infine sulle banche centrali con gli investitori che stanno rivalutando le tempistiche su un primo taglio da parte della Federal Reserve dopo la recente solida serie di macro statunitensi. Maggiori indicazioni dovrebbero arrivare con i dati che verranno diffusi in settimana tra i quali il Pil Usa e il deflatore PCE, una misura di inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,066 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,7. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,1%) a 86,3 dollari al barile e il Wti (-1,2%) a 81,2 dollari.