Le borse europee proseguono perlopiù positive a metà seduta in linea ai futures di Wall Street, con l’eccezione di Piazza Affari appesantita dallo stacco cedole.
A Milano, il Ftse Mib cede infatti lo 0,9% a 33.612 punti, bene invece il Ftse 100 di Londra (+1,4%), l’Ibex35 di Madrid (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%).
Gli investitori sembrano aver accantonato, almeno per il momento, le preoccupazioni di escalation in Medio Oriente spostando lo sguardo sulla stagione delle trimestrali in attesa questa settimana dei risultati di big tech come Microsoft, Meta Platforms e Alphabet.
Parallelamente gli operatori stanno rivalutando le tempistiche su un primo taglio da parte della Federal Reserve dopo la recente serie di solidi macro statunitensi. Maggiori indicazioni dovrebbero arrivare con i dati che verranno diffusi in settimana tra i quali il Pil Usa e il deflatore PCE, una misura di inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana.
La Fed ha affermato, nel suo rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria pubblicato venerdì, che tassi di interesse più alti del previsto in un contesto di inflazione persistente sono percepiti come la più grande minaccia alla stabilità finanziaria tra i partecipanti e gli osservatori del mercato.
Tra i pochi appuntamenti macro odierni, focus nel pomeriggio su Chicago Fed National Activity Index di marzo e fiducia consumatori preliminare dell’Eurozona di aprile .
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,065 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 154,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,7%) a 86,7 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 81,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 140 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.
Tornando a Piazza Affari, oggi staccano il dividendo otto società del Ftse Mib con un effetto negativo sull’indice pari all’1,53% ovvero Banca Mediolanum (0,42 euro, saldo), Banco Bpm (0,56), Campari (0,065), Ferrari (2,443), Iveco (0,22), Prysmian (0,7), Stellantis (1,55) e Unicredit (1,8029).
Guidano Bper, Popolare di Sondrio (+2%) e Mps (+1,9%) mentre resta in coda Iveco (-3,5%), con i cali anche di Erg (-0,8%) ed Enel (-0,5%).