Avvio positivo per le principali borse europee con lo sguardo che resta sui risultati societari.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 33.893 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%).
Gli investitori sono in attesa di vedere se i conti societari soddisferanno questa settimana le alte aspettative sul’intelligenza artificiale quando circa 180 aziende, che rappresentano oltre il 40% del valore di mercato dell’S&P 500, pubblicheranno i loro risultati. Microsoft, Alphabet , Meta Platforms e Tesla comunicano i numeri della trimestrale in questi giorni, dando il via alla stagione degli utili per i cosiddetti “Magnifici Sette”.
Parallelamente gli operatori stanno rivalutando le tempistiche su un primo taglio da parte della Federal Reserve dopo la recente serie di solidi macro statunitensi. Maggiori indicazioni dovrebbero arrivare con i dati che verranno diffusi in settimana tra i quali il Pil Usa e il deflatore PCE, una misura di inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana.
Sempre in tema di politica monetaria, gli operatori prevedono che l’istituto giapponese lascerà invariato il suo tasso di interesse di riferimento venerdì, con lo sguardo che si concentrerà anche su eventuali segnali di un approccio meno accomodante.
Sul fronte macro, da monitorare stamane, PMI servizi, manifatturiero e composito preliminari di aprile di Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito e, nel pomeriggio, oltreoceano, gli omologhi dati Usa e l’indice manifatturiero Fed Richmond di aprile.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,064 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,8. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 87,2 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 82,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 134 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Telecom Italia (+2,5%) che resta sotto riflettori dopo che il gruppo francese Vivendi, primo azionista con il 23,7%, ha deciso di non votare per il Cda e per la riduzione dei consiglieri da 15 a 9. Seguono STM (+1,9%) e Recordati (+1,6%).
In coda invece Saipem (-3,2%) in scia ai risultati del primo trimestre 2024, con le vendite anche su Pirelli (-0,6%) ed Hera (-0,4%).