Gli eurolistini chiudono in forte rialzo, mentre Wall Street procede in denaro.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.364 punti (+1,9%), in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+1,7%), il DAX di Francoforte (+1,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,4%, lo S&P 500 l’1,0% e il Dow Jones lo 0,5%.
Focus principale sui risultati trimestrali delle grandi aziende tecnologiche, a cominciare da Tesla, che pubblicherà in serata a mercati chiusi. Domani, invece, occhi su Meta, mentre giovedì sarà la volta di Microsoft e Alphabet.
Lo sguardo è poi sempre rivolto alla Fed e ai tassi d’interesse: nuove indicazioni sono attese dalla fitta agenda macroeconomica di questa settimana: fra i principali appuntamenti si segnalano i dati preliminari del primo trimestre sul Pil americano (attesi giovedì) e i dati di marzo sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Federal Reserve.
Dall’agenda odierna, la lettura preliminare di aprile sull’indice Pmi Manifatturiero americano, condotta da S&P Global, si è attestata a 49,9 punti, al di sotto del consensus (52 punti) e del dato finale di marzo (51,9 punti). L’indice relativo ai servizi è stato pari a 50,9 punti, rispetto ai 51,7 punti del mese precedente e ai 52,0 delle attese.
Nell’Eurozona, l’Indice PMI manifatturiero preliminare di aprile si è attestato a 45,6 punti, al di sotto delle attese (46,5 punti) e del dato di marzo (46,1 punti). L’indice Servizi si è invece fissato a 52,9 punti, al di sopra delle stime degli analisti (51,8 punti) e dei 51,5 punti del mese precedente.
In Germania, la lettura preliminare di aprile dell’indice PMI manifatturiero si è attestata a 42,2 punti, al di sopra della rilevazione finale di marzo (41,9 punti) ma sotto la stima degli analisti (42,7 punti). Il preliminare dell’indice PMI servizi è salito a 53,3 punti dai 50,1 del mese precedente, oltre i 50,5 punti delle attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,070, mentre il dollaro/yen scende a 154,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,0%) a 87,9 dollari e il Wti (+1,1%) a 82,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Banco Bpm (+3,8%), A2a (+3,7%), Unicredit (+3,5%), Bper Banca (+3,4%). Chiude in negativo solo Tenaris (-0,7%).