Industrie Chimiche Forestali – Il calo delle vendite non intacca la redditività operativa

Il 2023 chiude con ricavi in calo del 9,6% a 79,9 milioni ma la marginalità adjusted cresce sia in valore assoluto sia in percentuale. I settori di riferimento della società hanno sofferto per il contesto economico e sociale ancora incerto e questo ha comportato una minore domanda di prodotti ICF. L’attento controllo dei costi ha tuttavia permesso di mantenere la buona redditività conseguita in passato. Guido Cami, Presidente e CEO, ha dichiarato: ”Sulla base di quanto fatto nel 2023, dopo un quadriennio molto difficile per le note ragioni esogene, della professionalità, dell’entusiasmo di tutti i nostri collaboratori e della resilienza dimostrata dalla nostra organizzazione, ci auspichiamo nel 2024, nonostante un primo bimestre ancora poco “frizzante” nei settori della calzatura e della pelletteria, di poter riprendere la crescita della nostra società, che in poco più di dieci anni ha raddoppiato il fatturato e la marginalità”.

Modello di business

Industrie Chimiche Forestali S.p.A. (ICF) è tra gli operatori di riferimento a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico destinati principalmente ai mercati calzaturiero e pelletteria, automotive e packaging. Nel 2023 ICF ha acquisito Tessitura Langè, impresa storica lombarda che nobilita tessuti in cotone per packaging ed applicazioni industriali.

Il gruppo è fortemente impegnato nel rispetto dei valori di sostenibilità e dei principi ESG che ispirano l’attività aziendale dal 1918. Il gruppo è presente sia a livello nazionale che a livello internazionale, anche attraverso la società controllata Forestali de Mexico S.A. operante principalmente nel mercato messicano.

ICF impiega circa 160 dipendenti, dislocati negli stabilimenti produttivi di Marcallo con Casone (Mi) e Robecchetto con Induno (Mi) e nella sede commerciale in Messico. Il gruppo ha ottenuto le più rilevanti certificazioni del settore chimico e aziendali, in particolare ISO 9001, IATF 16949, ISO 45001, ISO 14001 ed EMAS oltre ad aderire dal 1997 al programma Responsible Care con Federchimica.

La società produce e commercializza i propri prodotti attraverso cinque marchi distinti: ABC (Adhesive Based Chemicals), Industrie Chimiche Forestali, Durabond, Morel e Tessitura Langè.

Ultimi avvenimenti

Ad ottobre, nell’ottica di proseguire e rafforzare il proprio impegno per un futuro sostenibile alle prossime generazioni e con la consapevolezza dell’importanza di contribuire alle iniziative volte alla riduzione globale delle emissioni di CO2, la società ha redatto il proprio “Manifesto di Sostenibilità” in collaborazione con ACBC, BCorp e Circular Science Company italiana, leader nella progettazione e nella produzione prodotti responsabili. “Manifesto di Sostenibilità” rappresenta un impegno formale, che si sviluppa principalmente su 5 aree tematiche: ampio impiego di materiali certificati; intensa attività di R&D rivolta allo sviluppo di materiali e prodotti innovativi; rafforzamento di standard qualitativi e di impatto ambientali; gestione responsabile dell’energia e redazione del Bilancio di Sostenibilità Redatto a “quattro mani” (ICF e ACBC).

Gli obiettivi a breve termine (2023-2025) riportano: aumentare la quota di tessuti impregnati e coestrusi contenenti materiali riciclati, materiali di origine biologica e biodegradabili del 20% entro il 2025; ridurre la quantità di scarti di solventi di processo attraverso un recupero interno sistema, del 20% per il 2023, del 50% per il 2024 e del 75% entro il 2025; ammodernare entro il 2025 l’impianto di trattamento delle acque reflue acquose per una riduzione dei fanghi; aumentare la trasparenza del prodotto eseguendo studi LCA su tutti i prodotti a base acqua adesivi entro il 2025 e l’implementazione del Environmental Product Declaration (EPD) per tutti i tessuti entro la fine del 2023; sviluppare una linea di adesivi base acqua a bassissimo VOC specifici per il settore automotive (laminazione e floccaggio) entro il 2025.

Gli obiettivi a lungo termine (2023-2030) evidenziano: garantire che almeno il 50% delle aziende calzaturiere europee che lavorano con ICF utilizzino adesivi a base acqua entro il 2030; garantire che il 60% della produzione di adesivi ICF abbia un basso impatto ambientale presentando caratteristiche prive di solventi o a base d’acqua entro 2030; garantire che tutti i tessuti dell’azienda prodotti in Europa abbiano un contenuto di almeno il 50% di materiali riciclati, di origine biologica o biodegradabili entro il 2030; valutare e identificare possibili materie prime biobased da introdurre nelle formulazioni adesive per imballaggi automobilistici e flessibili entro il 2030.

Conto Economico

L’esercizio 2023 chiude con ricavi a 79,9 milioni, in diminuzione del 9,6% rispetto al 2022in relazione ad un generale rallentamento dei settori in cui il gruppo opera. Tessitura Langè, acquisita ad aprile 2023 e consolidata per nove mesi, ha generato ricavi per circa 5,1 milioni.

Grazie ad un attento controllo dei costi operativi, l’Ebitda reported cifra 8,5 milioni, segnando un incremento su base annua dell’8,5% e l’Ebitda margin, pari al 10,6%, risulta in linea con l’esercizio precedente. L’Ebitda adjusted, al netto di compensi straordinari erogati al management a maggio 2023, si attesta a 8,9 milioni (+13,9% a/a), con il relativo margine aumentato del 2,3% all’11,1%.

Dopo ammortamenti in crescita del 15,5% a 5,4 milioni, l’Ebit reported cifra 3 milioni verso i 3,1 milioni dell’anno a confronto (-1,9% a/a) e il relativo margine si colloca al 3,8% rispetto al 3,5% a fine dicembre 2022.  L’Ebit adjusted, al netto oltre che dei compensi erogati al management, dell’ammortamento della lista clienti e dei marchi, ammonta a 5,4 milioni verso i 5,1 milioni dell’esercizio precedente.

La gestione finanziaria, positiva nel 2022, genera oneri per 667 mila euro per l’aumento del debito finanziario, mentre le imposte calano del 52,9% a 242 mila euro. Il Risultato Netto reported è così pari a 2,2 milioni, in diminuzione del 32,5% rispetto all’esercizio 2022.

Il risultato netto adjusted, ovvero al netto delle spese non ricorrenti elencate sopra e della variazione del fair value dei warrant e relativo impatto fiscale, cifra 3,6 milioni verso i 3,9 milioni dell’esercizio a confronto.

Stato Patrimoniale

Il patrimonio netto sale da 78,1 milioni al 31 dicembre 2022 a 79,2 milioni. La variazione è dovuta all’utile d’esercizio e al pagamento di dividendi 2022 per 1,4 milioni.

L’indebitamento finanziario netto aumenta da 7,8 milioni a 10,9 milioni  La cassa generata nel periodo, pari a circa 6,1 milioni, e l’utilizzo di liquidità in essere, hanno contribuito a finanziare fabbisogni per circa 9,3 milioni  di cui: il pagamento della prima tranche per l’acquisizione del ramo d’azienda di Langè (1,4 milioni), il pagamento dei dividendi (1,4 milioni), l’investimento nel piano di buy back (350 mila euro), l’aumento delle passività finanziarie nette per effetto dell’applicazione dell’iscrizione del debito implicito relativo al nuovo sito produttivo di Robecchetto con Induno (3 milioni), l’incremento del CCN per effetto del finanziamento della partenza del nuovo business di Langè (3,2 milioni).

Ratio

L’assetto finanziario patrimoniale è solido con un rapporto PFN/Ebitda a 1,3x, in lieve aumento rispetto all’esercizio 2022 ma più che sostenibile, e un indice di patrimonializzazione pari a 0,14x.

Il ritorno per gli azionisti è pari al 2,7%.

Outlook

Il management segnala che nei primi due mesi del 2024 si è verificata una stabilizzazione della domanda sui livelli raggiunti nel secondo semestre in tutti settori in cui è attiva la società. Nel contempo, la stabilizzazione del costo delle materie prime e dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale hanno permesso di mantenere una buona redditività in linea con quanto realizzato nel secondo semestre del 2023.

I vertici, tuttavia, non formulano previsioni certe sulla performance della società nei prossimi anni, a causa del perdurare di un’incerta situazione economica e sociale a livello internazionale e dell’alto livello dei tassi di interesse, fattori che hanno causato il rallentamento dell’andamento dell’economia mondiale in tutti i settori in cui il gruppo è presente.

Le stime degli analisti

Alantra, European Growth Advisor, nello studio del 2 aprile, reputa che, nonostante la situazione di mercato non sia facile, ICF possa beneficiare del consolidamento di Langè e della capacità di mantenere margini elevati e di generare cassa.

Gli analisti confermano le precedenti stime su ricavi ed Ebitda per gli anni 2024 e 2025 e si attendono una crescita delle vendite in media del 7% e un Ebitda margin al di sopra dell’11% per il 2024 e superiore al 12% per il 2025.

Per il 2024 gli esperti prevedono così ricavi pari a 84,9 milioni verso i 79,9 milioni dell’esercizio 2023 e un Ebitda di 9,6 milioni con relativo margine all’11,3% (rispettivamente 8,5 milioni e 11,1% nel 2022).

Per gli anni successivi i ricavi cresceranno gradualmente per attestarsi a 96,9 milioni a fine 2026. Anche la marginalità migliorerà con un Ebitda stimato a 12,4 milioni a fine periodo previsionale e un Ebitda margin del 12,8% verso l’11,1% di fine 2023.

La cassa generata nel periodo e una buona gestione del circolante permetteranno il ripagamento dei debiti finanziari che, a fine 2026, dovrebbero ridursi a 2 milioni dai 10,9 milioni a fine anno 2023. Nel periodo gli analisti ipotizzano la realizzazione di investimenti per complessivi 5,4 milioni.

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