Dominano i segni positivi sulle principali borse asiatiche dopo la chiusura in rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,4 e lo 0,7%, ancora meglio Hong Kong (+2,1%) e il Giappone con il Nikkei a +2,2% e il Topix a +1,6%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,6%, lo S&P500 a +1,2% e il Dow Jones a +0,7%.
Il sentiment beneficia dei segnali positivi che stanno emergendo dai risultati societari oltre che della ravvivata speranza sui tagli ai tassi di interesse negli Stati Uniti.
Infatti, oltre alla forte performance dei giganti tecnologici americani, anche la debolezza delle misure dell’attività commerciale nella più grande economia mondiale ha contribuito a mantenere le previsioni di un allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve per quest’anno.
Tra i risultati, Tesla è balzata di oltre il 13% nell’afterhours dopo l’annuncio dell’anticipo del lancio dei nuovi modelli dalla seconda metà del 2025 e nonostante abbia archiviato il primo trimestre 2024 con un calo dei ricavi superiore alle attese, il primo dal lockdown (-9% a 21,3 miliardi) nonché con un utile più che dimezzato a 1,1 miliardi.
Focus questa settimana anche sui conti di big tech quali Microsoft, Meta Platforms e Alphabet. Come a Wall Street, anche in Asia l’attenzione è rivolta agli utili delle società del settore tecnologico.
Sempre in Asia, un ex alto funzionario giapponese ha intanto avvertito che il paese è sull’orlo di un intervento valutario.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,069 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 154,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,2%) a 88,6 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 83,5 dollari.