Gli Eurolistini chiudono sottotono, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato gli scambi in area 34.271 punti (-0,3%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il CAC 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse di Londra (-0,1%).
Oltreoceano il Dow Jones cede lo 0,5%, lo S&P lo 0,3%, il Nasdaq lo 0,1%.
Focus principale sui risultati trimestrali delle grandi aziende tecnologiche: il titolo di Tesla guadagna oltre il 10% in avvio nonostante un calo dei ricavi del 9% nel 1Q 2024 ($21,3mld vs $23,3mld nel 1Q2023), la prima flessione anno su anno dall’inizio del 2020. Al contempo, il produttore di veicoli elettrici ha dichiarato l’intento di lanciare già quest’anno modelli più economici rispetto alla linea attuale, a fronte delle precedenti previsioni che indicavano la seconda metà del 2025.
Attesi oggi i conti di Meta, mentre domani sarà la volta di Microsoft e Alphabet.
Lo sguardo è poi sempre rivolto alla Fed e ai tassi d’interesse: nuove indicazioni sono attese dalla fitta agenda macroeconomica di questa settimana: fra i principali appuntamenti si segnalano i dati preliminari del primo trimestre sul Pil americano (attesi domani) e i dati di marzo sul deflatore PCE (in agenda venerdì), una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Federal Reserve.
Dall’agenda odierna, intanto, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 19 aprile, una contrazione del 2,7%, dopo il +3,3% della settimana precedente.
Sempre sul fronte macro, i dati preliminari di marzo sugli ordini di beni durevoli in America hanno evidenziato un incremento del 2,6%, oltre le attese (+2,5%) e il dato di febbraio (+0,7%, rivisto da +1,3%).
In Europa, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori in Italia è sceso ad aprile a 95,2 punti rispetto al dato del mese precedente pari a 96,5 punti e al consensus di 96,8 punti. Relativamente alle imprese, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 87,6 punti, in calo rispetto al dato di marzo pari a 88,4 punti (rivisto da 88,6 punti) e al consensus di 89,2 punti. Infine, il “sentiment” economico delle imprese è sceso a 95,8 punti dai 97 punti della rilevazione precedente.
Nello stesso mese, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 89,4 punti, migliorando oltre le attese (88,8 punti) rispetto al mese precedente (87,9 punti, rivisto da 87,8).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,069, il dollaro/yen sale a 155,1. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 88,0 dollari e il Wti (-0,7%) a 82,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,94%.
Tornando a Piazza Affari, guida Stmicroelectronics (+5,3%), seguita da Prysmian (+1,7%), Moncler (+1,5%), Banca Mediolanum (+1,3%), mentre arretrano in particolare Recordati (-5,0%), Saipem (-3,3%), Banca Monte Paschi Siena (-2,3%), Amplifon (-2,2%).