Mercati – Europa prosegue cauta a metà seduta, Piazza Affari azzera i guadagni

Le borse europee proseguono caute a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib rallenta leggermente attestandosi sulla parità a 34.367 punti, preceduto dal Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,2%). Più arretrato invece l’Ibex35 di Madrid che cede lo 0,2%.

Resta l’attenzione sulle trimestrali in un contesto appesantito dagli utili deludenti nei settori bancario e del lusso.

Tra i risultati, Lloyds Banking Group ha mancato le stime sul reddito da prestiti mentre Kering crolla dell’8% a Parigi trascinando al ribasso i competitor dopo aver avvertito che i profitti scivoleranno a causa del rallentamento delle vendite di Gucci, il suo brand principale.

Focus questa settimana anche sui risultati di Meta Platforms (oggi), Microsoft, Alphabet (domani) oltre che su alcuni importanti dati macro quali il PIL statunitense (domani) e il deflatore PCE (venerdì), una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve.

Dall’agenda odierna, ad aprile, in Italia l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è sceso a 95,2 punti rispetto al dato del mese precedente pari a 96,5 punti e al consensus di 96,8 punti. Relativamente alle imprese, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 87,6 punti, in calo rispetto al dato di marzo pari a 88,4 punti (rivisto da 88,6 punti) e al consensus di 89,2 punti. Infine, il “sentiment” economico delle imprese è sceso a 95,8 punti dai 97 punti della rilevazione precedente.

Nello stesso mese, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 89,4 punti, migliorando oltre le attese (88,8 punti) rispetto al mese precedente (87,9 punti, rivisto da 87,8).

Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste mutui MBA e preliminare ordini beni durevoli di marzo.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,069 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,9. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere con il Brent (-0,4%) a 88,1 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 83,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 137 punti (+2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.

Tornando a Piazza Affari, resta in vetta STM (+5,8%) in una seduta tonica per i produttori europei di chip in scia ai segnali di stabilizzazione della domanda in alcune aree del settore dei semiconduttori. Seguono Banca Mediolanum (+1,3%) e Unipol (+0,9%). Scivola in coda Saipem (-3,3%), con le vendite anche su Recordati (-2,9%) e Telecom Italia (-1,9%).