I futures sull’azionario americano oscillano tra -0,1% e +0,7%, preannunciando un avvio perlopiù positivo a Wall Street, con l’attenzione rivolta alle trimestrali e all’agenda macro.
Chiusura positiva ieri per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq e lo S&P 500 in rialzo rispettivamente dell’1,6% e dell’1,2%, seguiti dal Dow Jones a +0,7%.
Focus principale sui risultati trimestrali delle grandi aziende tecnologiche: il titolo di Tesla guadagna oltre l’11% nel pre-market nonostante un calo dei ricavi del 9% nel 1Q 2024 ($21,3mld vs $23,3mld nel 1Q2023), la prima flessione anno su anno dall’inizio del 2020. Al contempo, il produttore di veicoli elettrici ha dichiarato l’intento di lanciare già quest’anno modelli più economici rispetto alla linea attuale, a fronte delle precedenti previsioni che indicavano la seconda metà del 2025.
Attesi oggi i conti di Meta, mentre domani sarà la volta di Microsoft e Alphabet.
Lo sguardo è poi sempre rivolto alla Fed e ai tassi d’interesse: nuove indicazioni sono attese dalla fitta agenda macroeconomica di questa settimana: fra i principali appuntamenti si segnalano i dati preliminari del primo trimestre sul Pil americano (attesi domani) e i dati di marzo sul deflatore PCE (in agenda venerdì), una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Federal Reserve.
Dall’agenda odierna, intanto, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 19 aprile, una contrazione del 2,7%, dopo il +3,3% della settimana precedente.
Sempre sul fronte macro, i dati preliminari di marzo sugli ordini di beni durevoli in America hanno evidenziato un incremento del 2,6%, oltre le attese (+2,5%) e il dato di febbraio (+0,7%, rivisto da +1,3%).