Wall Street prende velocità, in scia alle prime trimestrali in uscita delle società tecnologiche, e mette a segno una seduta brillante che scaccia, per il momento, il rischio di una correzione più profonda.
Il Nasdaq la fa da padrone con un recupero del 1,6%, superato solo dal Russell 2000 (+1,8%) che torna di un soffio al di sopra dei 2.000 punti. Meno performanti, invece, sia lo S&P500 (+1,2%), il quale risale comunque al di sopra di quota 2.000 punti, ed il Dow Jones (+0,7%). Tutti e quattro gli indici principali terminano abbastanza a ridosso dei massimi intraday.
In evidenza il recupero di Nvidia (+3,4%), il secondo consecutivo, mentre Tesla (+1,9%) balza di oltre il tredici per cento in after hours in scia alla pubblicazione della trimestrale.
Indice VIX ancora in discesa di circa il sette per cento a quota 15,7 punti.
Sul mercato obbligazionario prosegue la fase di consolidamento dei rendimenti. Il Tbond scivola di solo un punto base al 4,61%, recuperando un iniziale calo fino al 4,58%.
Tra le materie prime rimbalza il petrolio di quasi il due per cento superando in chiusura la soglia degli 83 dollari al barile.
Si interrompe anche la precipitosa caduta dei metalli preziosi con oro ed argento che terminano invariati recuperando rispettivamente una apertura negativa iniziale di uno e due punti percentuali.
Sul mercato valutario, il dollaro scivola di quasi mezza figura nei confronti della moneta unica a 1,071, mentre rispetto si rafforza ancora rispetto allo yen giapponese fino a 154,8.