Avvio misto per le borse europee con l’attenzione che resta sulle trimestrali, la politica monetaria e i dati macroeconomici.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 34.278 punti, in linea al Cac 40 di Parigi, mentre il Ftse 100 di Londra si attesta a +0,6%, l’Ibex35 di Madrid a +0,4% e il Dax di Francoforte a -0,2%.
Focus sui risultati con Meta, società madre di Facebook, crollata del 15% nel trading after-hour negli Stati Uniti, in scia alla previsione di vendite per il secondo trimestre inferiori alle aspettative degli analisti e all’aumento delle stime di spesa per l’anno.
Gli investitori ora attendono i conti, tra gli altri, di Microsoft e Alphabet, in calendario oggi.
In tema di politica monetaria, prevale l’aspettativa che domani la Banca del Giappone manterrà invariati i tassi di interesse.
Parallelamente negli Usa, si è progressivamente smorzato l’ottimismo sui tagli ai tassi d’interesse da parte della Fed in scia a una serie di dati economici solidi. Ulteriori segnali dovrebbero arrivare oggi con il PIL statunitense e, domani, con il deflatore PCE, una misura di inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana.
Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”.
Dall’agenda macroeconomica, in Francia, ad aprile l’indice relativo al sentiment dell’industria manifatturiera si è attestato a 100 punti, al di sotto dei 103 punti delle attese e del dato di marzo (rivisto da 102 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,072 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 155,7. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 88,3 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 83,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,98%.
Tornando a Piazza Affari, guida Popolare di Sondrio (+1,7%) dopo che Fitch Ratings ne ha migliorato la valutazione del merito di credito. In particolare, il rating emittente Long-term Issuer Default Rating si attesta ora al livello investment grade “BBB-“, con outlook “stabile”.
Seguono Stellantis (+1%) ed Eni (+0,9%) mentre scivolano in coda STM (-4%) e Moncler (-1,9%) dopo i conti, con le vendite anche su Nexi (-1,2%).